Calano gli appalti pubblici, aumenta il tasso di disoccupazione. Si può sintetizzare così la situazione degli appalti edili in Sicilia, una realtà fotografata oggi nel corso del decimo congresso regionale della Filca Cisl siciliana. Dati – dice il sindacato – che non lasciano spazio a interpretazioni: gli appalti pubblici in Sicilia sono scesi dal miliardo e 270 milioni di euro del 2007 ai 652 milioni e 857 mila euro del 2008 con un decremento di quasi la metà (48,59%). La situazione più grave a Ragusa, dove il crollo registrato è dell’86,67%, ma numeri pesanti anche a Catania (meno 68,39%) e a Palermo dove il crollo degli appalti è del 50 per cento (da 368 a 183 milioni). "Le uniche isole felici – dice il segretario generale della Filca Cisl Sicilia, Santino Spinella – sono Agrigento e Caltanissetta che vedono incrementare gli importi delle aggiudicazioni grazie ai 377 milioni del primo lotto della strada Porto Empedocle-Caltanissetta". Spinella chiede al governo regionale "di mettere in essere politiche che creino le condizioni per attrarre investimenti di grandi gruppi nazionali ed esteri e di costituire e rafforzare le piccole e medie imprese a capitale locale".
Cisl siciliana: ‘Appalti pubblici in calo’. Il sindacato: “Da un miliardo e 270 milioni nel 2007 siamo passati ai 650 milioni del 2008, crollo preoccupante per l’occupazione. Situazioni gravi soprattutto a Ragusa, Catania e Palermo”
- Marzo 19, 2009
- 6:26 pm
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