TRIBUNALE DI MODICA. NON LUOGO A PROCEDERE PER ANESTESISTA DELL’OSPEDALE BUSACCA DI SCICLI

Dopo 9 anni si chiude definitivamente la vicenda penale che ha interessato un anestesista dell’Ospedale Busacca di Scicli. Ieri la parola "fine" l’ha scritta il giudice monocratico del Tribunale di Modica, Giovanna Scibilia, che si è pronunciata con la formula "non luogo a procedere per intervenuta prescrizione". Una vicenda che era stata definita in primo grado con una sentenza assolutoria emessa dal giudice onorario del Tribunale di Modica, Francesca Aprile, con la formula "non avere commesso il fatto", nel mese di maggio dal 2007, nei confronti del dottor Salvatore De Maio, 51 anni, difeso dall’avvocato Raffaele Rossino. Un’assoluzione alla quale si era appellato il Procuratore della Repubblica, Domenico Platania e la Procura Generale di Catania. Nei mesi scorsi la Corte d’Appello di Catania aveva annullato la sentenza del Got ed aveva rimesso il fascicolo alla magistratura modicana perché fosse rivisto il procedimento. De Maio era stato denunciato per lesioni colpose volontarie dai genitori di un minorenne sciclitano, B.M.L.. Questo, nel mese di dicembre del 2000, si era sottoposto ad intervento chirurgico presso il nosocomio sciclitano. Fu regolarmente anestetizzato dal De Maio, ma, al risveglio, non riuscì a muovere la mano destra. Dopo la denuncia presentata alla Procura della Repubblica di Modica, fu nominato un consulente tecnico d’ufficio, Angelo Chiara, secondo il quale il giovane era affetto da una trombosi ad una vena con conseguente indebolimento permanente dell’arto. Il perito di parte, Francesco Arezzi, neurologo del "Busacca", sostenne l’esatto contrario. L’accusa sosteneva che l’invalidità sarebbe stata causata dai diversi tentativi di introdurre l’ago anestetico al braccio. I genitori si erano costituiti in giudizio attraverso l’avvocato Maria Platania