Va a giudizio Maria Melilli, la proprietaria della casa di riposo di Contrada Pirato Cava Maria dove era ospite Vincenzo Giannì, il pensionato deceduto nell’ottobre del 2007 all’età di 77 anni, a seguito del suo allontanamento e ritrovato a distanza di circa trenta ore in un dirupo sottostante la struttura assistenziale. Ieri il Giudice per le Udienze Preliminari presso il Tribunale di Modica, Maurizio Rubino, ha deciso di rinviare a giudizio la donna, che è difesa dall’avvocato Gaspare Abbate. Sarà processata col rito ordinario a fine maggio. Scagionata la badante, C.G.E, per la quale il suo difensore, l’avvocato Bartolo Iacono, aveva chiesto il giudizio abbreviato. Ci saranno16 parti offese nel processo. In un primo momento la Procura della Repubblica aveva contestato alla titolare della struttura ed alla sua collaboratrice, solo il reato di omicidio colposo relativamente alla morte dell’uomo, ma poi ha contestato alla sola titolare anche l’esercizio abusivo della professione sanitaria alla titolare perché avrebbe somministrato farmaci o punture, applicato o eliminato cateteri, si sarebbe prestata ed altre funzioni infermieristiche e l’abbandono di persone incapaci perché la notte nella struttura sarebbe rimasta una sola persona per accudire ai numerosi anziani, sedici per l’appunto, molti dei quali non erano autosufficienti. Secondo il medico legale che eseguì l’autopsia, Giuseppe Algieri, la morte era avvenuta per cause naturali anche se ci sarebbe stato un problema di carattere traumatico che sarebbe, comunque, di secondario rilievo perché il decesso sarebbe avvenuto per un infarto acuto del miocardio. La morte sarebbe sopraggiunta tra le otto e le dodici ore dalla scomparsa. Le due figlie del Giannì, che si sono costituite in giudizio, sono patrocinate dall’avvocato Maria Grazia Biscari.
IL GUP DI MODICA RINVIA A GIUDIZIO TITOLARE DI CASA DI RIPOSO DOVE MORI’ IL PENSIONATO VINCENZO GIANNI’
- Marzo 27, 2009
- 1:16 am
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa