Condannata in primo grado a otto mesi di reclusione e 700 euro di multa dal giudice monocratico del Tribunale di Modica, Giovanna Scibilia, è stata adesso assolta dalla Corte d’Appello con formula piena. Imputata era il medico Marina Adamo accusata di truffa aggravata, difesa dagli avvocati Piero e Salvatore Rustico. La professionista è titolare di un laboratorio analisi di Ispica convenzionato con l’Ausl 7, dove, secondo quanto sosteneva l’accusa, sarebbero stati utilizzati reagenti scaduti per effettuare verifiche cliniche a spese di ignari utenti. L’Ausl si era costituita parte civile tramite l’avvocato Danilo Vallone, che aveva chiesto il risarcimento danni che, come disposto dal giudice di primo grado, andava quantificato in sede civile, tenendo anche conto delle somme erogate al laboratorio analisi per l’utilizzo di reagenti validi, e non di certo scaduti. Furono i carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni di Ragusa a denunciare i fatti nel corso di un controllo a sorpresa che si aggiunse agli altri effettuati in provincia nel 2003, come disposto in ambito nazionale dal Ministero della salute. I militari avevano sostenuto che almeno tre pazienti si erano sottoposti ad altrettante verifiche cliniche per le quali era stato utilizzato un particolare tipo di reagente, scaduto da circa un mese. Il prodotto venne difatti rinvenuto all’interno dei macchinari utilizzati dal laboratorio. Alcune scatole che contenevano altro prodotto scaduto erano aperte e pronte all’uso, mentre le altre confezioni di reagenti validi erano sigillate. La difesa aveva incentrato l’arringa sulla circostanza che la truffa contestata alla Adamo fosse riconducibile solo ai tre casi che avevano visto protagoniste, loro malgrado, altrettante donne in stato di gravidanza. In base a ciò il giudice Scibilia aveva concesso le attenuanti generiche. Adesso, in appello, è arrivata l’assoluzione perchè il fatto non sussiste.
CONDANNATA IN PRIMO GRADO PER TRUFFA AGGRAVATA. ISPICA, LA CORTE D’APPELLO LA ASSOLVE
- Marzo 31, 2009
- 10:37 pm
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