SOPRALLUOGO A PUNTA PISCIOTTO(Scicli) SUI CANI-KILLER. L’AVV. TRANTINO: “IL PICCOLO GIUSEPPE FU ACCERCHIATO, AGGREDITO, TRASCINATO E SBRANATO”

“Il piccolo Giuseppe fu accerchiato, aggredito, trascinato nella radura e sbranato”. Sono le conclusioni tratte dal collegio della costituenda parte civile nella vicenda dei cani randagi, gli avvocati Enzo Trantino, Salvo Maltese e Ivan Albo, alla fine del sopralluogo svoltosi stamattina a Punta Pisciotto e dagli stessi richiesto alla Procura. Un sopralluogo che si è svolto alla presenza dei carabinieri del Norm della Compagnia di Modica, guidati dal tenente Gianluca Muscatello, delegati dal Procuratore della Repubblica, Domenico Platania. “Ci siamo resi conto della situazione – ha detto l’avvocato Trantino – ed abbiamo fatto una nostra ricostruzione. I cani avrebbero scavato un tunnel nel recinto costruito nell’immobile dov’erano custoditi. Dopo avere trascinato il bambino nella radura, lo hanno sbranato. Sono ancora evidenti le tracce attraverso l’erba di diverso colore ed un mazzo di fiori che è stato sistemato in ricordo del piccolo Giuseppe. Riteniamo, per quello che ci siamo resi conto, che gli avvisi di garanzia non possano fermarsi agli attuali 3 indagati”. Il sopralluogo è durato poco più di 90 minuti nella zona dove il branco di cani randagi, il 15 marzo scorso, aggredì Giuseppe Brafa, il bambino modicano di 10 anni, morto poche ore dopo essere stato azzannato dagli animali, e nel posto dove 2 giorni dopo lo stesso branco ferì gravemente la turista tedesca di 24 anni, Marija Miculcic. Era presente l’avvocato Enrico Platania, che patrocina uno dei due veterinari indagati, Roberto Turlà dell’Ausl 7 (l’altro indagato, Antonino Avola ha nominato difensore di fiducia l’avvocato Fabio Borrometi). Sono accusati di falso in atto pubblico e omissione di atti d’ufficio. Presente anche l’avvocato Francesco Riccotti, difensore di Virgilio Giglio, il 64enne che aveva in custodia i cani-killer in un casolare di contrada Pisciotto, arrestato la sera del 15 marzo. Riccotti ha nominato sul posto un perito fotografico, Carmelo Riccotti La Rocca, ed annuncia clamorose rivelazioni in una prossima conferenza stampa. I carabinieri hanno effettuato riprese filmate, audio e video, dell’intera area delle due gravi aggressioni. Non è stato possibile, invece, accedere nel canile, posto sequestrato, per l’assenza, causa malattia, del comandante della Polizia Municipale di Scicli, Franco Nifosì, che, nei fatti, risulta il custode giudiziale dell’immobile. Questo sopralluogo è stato rinviato a data da destinarsi. “Purtroppo – spiega l’avvocato Maltese – non è stato possibile completare per cui dovremo attendere una nuova data che disporrà la Procura”. Oggi, intanto, dovrebbe rientrare dalle ferie il Sostituto Procuratore della Repubblica, Maria Mocciaro, titolare dell’inchiesta, per cui potrebbero partire altri avvisi di garanzia. Ieri, nel luogo della tragedia, si era sparsa insistente la voce di un avviso notificato al sindaco di Scicli che lo stesso ha prontamente smentito, come del resto hanno fatto i suoi legali, gli avvocati Bartolo Iacono e Raffaele Rossino.

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