Vittoria: Il sindaco si complimenta con la polizia per l’arresto di Di Stefano e annuncia querele per diffamazione

Il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, rivolge i propri complimenti alla polizia per l’arresto del pluripregiudicato Maurizio Di Stefano, spedito in carcere per estorsione, sequestro di persona e tentato omicidio. “Alla Squadra Mobile e ai Commissariati di Vittoria e Comiso vanno le mie congratulazioni per la brillante operazione condotta – ha dichiarato il primo cittadino -. L’ottimo lavoro svolto in sinergia dai tre uffici ha consentito, nel breve volgere di poche ore, di assicurare alla giustizia il responsabile di un episodio gravissimo. Ancora una volta, l’impegno delle forze di polizia ha permesso di mettere a segno un grande risultato”. Il sindaco è intervenuto anche sulla polemica sollevata dalla Casa della Sinistra, che ha chiesto l’intervento della Commissione antimafia e le dimissioni del primo cittadino. “Non intendo tornare sulla polemica, che a suo tempo fu sollevata con un articolo apparso sul quotidiano Repubblica, il cui contenuto è stato ampiamente smentito da me e dall’amministrazione comunale sia con gli organi inquirenti, sia con le commissioni d’inchiesta, sia con gli organi di informazione – ha affermato Nicosia -. Quello messo in atto dalla Casa della Sinistra è un maldestro tentativo di speculare su notizie del tutto infondate e di infangare l’immagine del sindaco e dell’amministrazione, probabilmente perché gli esponenti del movimento non hanno argomenti politici. Voglio solo dare conto di una novità che riguarda la vicenda: ho dato incarico, allo stesso legale che due anni, ben prima dell’articolo di Repubblica, fa avviò la citazione in giudizio di Maurizio Di Stefano (e di altri condannati per reati di mafia), di querelare i responsabili della Casa della Sinistra per diffamazione. La querela verrà proposta anche nei confronti del fotografo Franco Assenza e della giornalista Concita Occhipinti, che hanno diffuso sulla vicenda notizie del tutto infondate e diffamatorie” .

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