Debiti del Comune alle pmi fornitrici, la Cna di Modica chiede convocazione seduta aperta Consiglio

Affrontare in maniera approfondita la questione dei debiti da parte del Comune nei confronti delle imprese fornitrici. E’ il tenore dell’istanza avanzata dalla Cna al sindaco, Antonello Buscema, al presidente del Consiglio Comunale, Paolo Garofalo, ai componenti della Giunta municipale e ai capigruppo consiliari affinchè sia convocata un’apposita riunione del consiglio comunale. “Vogliamo rafforzare – è scritto nella nota firmata dal presidente Cna Piero Bonomo e dal responsabile organizzativo, Carmelo Caccamo – la nostra attenzione sui debiti del Comune di Modica nei confronti di tante piccole e medie imprese fornitrici che attendono un segnale concreto. Abbiamo fatto più volte appello all’Amministrazione comunale affinché si possa risolvere questa problematica ed alleggerire il gravoso carico che sta mettendo in ginocchio le nostre imprese modicane”. La Cna ritiene opportuno chiedere a ciascuno dei soggetti interessati, rispettivamente per i ruoli svolti, di convocare un Consiglio comunale aperto alla sola presenza di tutte le imprese creditrici al fine di dare voce e volto a chi da anni aspetta di vedere riconosciuto un proprio diritto. “Siamo convinti – dice l’organizzazione di categoria – che una concertazione seria e concreta alla presenza delle imprese possa dare ancora una volta risultati positivi. Come abbiamo avuto modo di sottolineare, le varie scadenze del mese, come ad esempio il pagamento dei contributi Inps, hanno messo a dura prova la stabilità economica, facendo emergere un diffuso senso di sfiducia. Noi non possiamo permettere questo stato di cose e da più parte ci perviene la richiesta di sollecitare ancora una volta l’Amministrazione comunale ad occuparsi non solo del pagamento degli stipendi dei dipendenti del Comune, nei confronti dei quali mostriamo la nostra solidarietà, ma anche del pagamento dei debiti verso tutte le imprese, aspetto che riteniamo altrettanto fondamentale per l’economia tutta”.

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