E’ MORTO IL “MOSTRO DI COMISO”. LA SUA FINE AFFIDATA AGLI SMS. AVEVA SEVIZIATO ED UCCISO DUE RAGAZZINI DI 10 E 13 ANNI

Barcellona Pozzo di Gotto – Aveva annunciato con un paio di sms ai volontari del gruppo Avulss di Barcellona Pozzo di Gotto la volontà di togliersi la vita, segnata probabilmente dal rimorso di quanto accaduto 26 anni fa. Era stato definito “Il mostro di Comiso”: il 29 giugno 1983 aveva rapito, violentato ed ucciso due ragazzini, i cui cadaveri vennero poi ritrovati nelle campagne di Comiso. Francesco Cubisino aveva 21 anni quando trucidò barbaramente i piccoli Gaspare Columbo, di 13 anni e Alessandro Giudice, di 10. Ritenuto infermo di mente, era stato condannato a 30 anni di reclusione e rinchiuso nell’ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto. Poi aveva lasciato il carcere e, per lui, era iniziata una vita da sbandato: dapprima qualcuno si era occupato di lui, gli aveva trovato un lavoro, per anni aveva accudito un anziano, poi aveva abitato in alcuni casolari della zona. Qualche anno fa era riapparso a Comiso, dove l’eco di quei delitti terribili non si era mai spenta ed in città la voce si era diffusa, causando un certo allarme. Ma la sua permanenza nella città kasmenea era durata poco. Cubisino, in questi anni, ha continuato a vivere soprattutto nella zona di Barcellona dove è stato trovato morto ieri, all’interno di un casolare di campagna. Era morto da mesi, il cadavere era in avanzato stato di decomposizione, riverso su un vecchio materasso, a terra. Cubisino, che da anni viveva a Barcellona, da quando era stato dimesso dall’Ospedale psichiatrico giudiziario, era solito rubare mobili e suppellettili nelle campagne della zona che riutilizzava nel suo casolare. Era assistito solo da volontari della Casa di solidarietà di padre Pippo Insana e dell’Avulss, che però da mesi non avevano più sue notizie. Lo avevano cercato inutilmente, senza trovarlo. Da un anno era morta la volontaria che lo aveva quasi adottato, trovandogli una casa e facendogli percepire persino una pensione per le sue condizioni di salute. Una famiglia lo aveva accolto e le sue condizioni erano migliorate, per un certo periodo si era occupato dell’assistenza di un anziano. Ma aveva continue crisi paranoiche, diceva di sognare i bambini uccisi ed il fratello suicida in Germania. Nell’ultimo periodo viveva occupando abusivamente vecchi fabbricati che arredava con mobili rubati. Era stato arrestato più volte a Mistretta, a Frazzanò, a Patti, per furti di mobili nelle abitazioni. Francesco Cubisino aveva 44 anni: era malato da tempo, pare soffrisse di malattie per immunodeficienza. Potrebbe essere questa la causa della morte. Il delitto di 26 anni fa aveva destato grande clamore in tutta Italia. Dopo due giorni di ricerche dei due bambini, scomparsi improvvisamente il 28 giugno, il corpo di Giudice venne ritrovato sotto alcuni covoni di grano, mentre quello di Columbo era ad un chilometro di distanza, all’interno di un casolare. Il funerale dei due bambini, cui partecipò una folla immensa, venne celebrato dal vescovo del tempo, Angelo Rizzo.

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