IL LICEO SCIENTIFICO DI MODICA A PADOVA PER IL “GALILEO 2009”

Il premio letterario per la divulgazione scientifica “Galileo”, istituito a Padova nel 2007 in vista delle celebrazioni galileane del 2009, ha acquisito in pochi anni un notevole prestigio nel mondo dell’ editoria relativa, appunto, alla scienza. Il regolamento prevede che una giuria scientifica selezioni una cinquina finale di testi e che uno tra questi venga scelto come vincitore da una seconda giuria, studentesca, composta da cinque alunni per ogni provincia d’ Italia. Quest’ anno, dal 6 all’ 8 Maggio, il liceo scientifico di Modica “G. Galilei” (un nome che si ripete) ha rappresentato la provincia di Ragusa all’ interno della giuria studentesca, recandosi quindi a Padova per partecipare alla manifestazione, proprio quando a presiedere la giuria scientifica è la celebre astrofisica Margherita Hack. Cinque studenti scelti a sorte tra quelli delle quarte che si sono proposti, Belluardo Luigi, Giannone Lucio, Sigona Ferdinando, Mavilla Annapaola e Corallo Damiano, hanno perciò letto i testi della finale e votato per la nostra provincia. Vincitore del premio (10.000 €), con 63 voti su 108 provincie, è stato un libretto dal titolo “Energia per l’ astronave terra”, di Nicola Armaroli e Vincenzo Balzani, edito da Zanichelli. Armaroli è un ricercatore del CNR, mentre Balzani un docente di chimica per l’ Università di Bologna “Dopo aver letto questo libro, la prossima volta che vi si rompe una scarpa potreste essere tentati di portarla a riparare, o magari di provare a ripararla da soli” , dicono i due, ma, ben lontano dall’essere un semplice correttore della febbre consumista, questo libro è un vero e proprio grillo parlante per la nostra società cieca. Urla nel torpore delle nostre case agiate il malessere della Terra. “Il motore di un’ automobile di media cilindrata, viaggiando a velocità di crociera, compie un lavoro pari a quello di 1600 schiavi. E’ evidente che neppure l’ imperatore Cesare Augusto si poteva permettere il lusso della disponibilità istantanea di una tal massa di individui attraverso un semplice gesto, come è quello di girare la chiave in un cruscotto” dice ancora. Mai come oggi rischiamo di far del male al pianeta in cui viviamo.

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