SCICLI. PADRE E FIGLIO SOTTO ACCUSA: ESTORSIONE. PER UN TERRENO AGRICOLO

Avrebbero minacciato di morte un’intera famiglia, tra cui il figlio 30enne, proprietaria di un fondo di Contrada Ciarberi, nell’tra Ragusa e Scicli, di cui erano conduttori. Si occupa di questa vicenda il giudice unico del Tribunale di Modica nel processo che vede imputati Giovanni e Salvatore Aprile, di 45 e 22 anni, padre e figlio rispettivamente coltivatore diretto e bracciante agricolo. Oggetto del contendere il fondo appartenente ad un’aristocratica famiglia ragusana e di cui Giovanni Aprile eseguita lavori per conto terzi dal 1989. Aprile e il figlio hanno utilizzato fino al 2004 il fondo per far pascolare 133 bovini che pare fossero sotto sequestro sanitario per brucellosi bovina nell’azienda degli Aprile in contrada Castelluccio a Scili. e per coltivarlo, Ma la nobile famiglia ne ha rivendicato la restituzione appena un anno dopo, estromettendo il conduttore ed il figlio. Secondo l’accusa i due si sarebbero vendicati asportando un cancello e portandosi via un muro a secco. Alcuni massi sarebbero poi stati utilizzati per impedire l’accesso al fondo ai proprietari e alle persone alle loro dipendenze. Stando alla tesi difensiva dell’avvocato Emanuele Nicola Sgarlata di Chiosi, che patrocina gli interessi dei due imputati, non tutti gli atti vandalici non sarebbero da addebitare ai assistiti. Secondo l’accusa, il più giovane dei due imputati, avrebbe chiesto ai proprietari in un incontro in Piazza Italia, 50 mila euro o 4 anni di possesso gratuito dell’immobile per colmare la questione. In un’occasione i proprietari avrebbero accertato la sparizione di un cancello del fondo e la demolizione di un lunghissimo tratto di muro. In altra circostanze, è emerso in aula, sarebbero state rese inutilizzabile le rotoballe, sarebbero stati sistemati grossi massi sulla strada per impedirne il passaggio. Nel corso della deposizione della parte offesa è stato accentuato il fatto che all’uscita di una curva sarebbe stata realizzata una profonda e pericolosa buca mentre un fuoristrada sarebbe stato danneggiato per un lancio di pietre sembra ad opera degli aprile. L’accusa è di estorsione. La prossima udienza sarà il 12 giugno.

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