“Architetti iblei – La Professione”. Ragusa, presentato l’evento. Il presidente Mincio: “Occasione di confronto con l’intero territorio”

Una mostra di realizzazioni e progetti. Per scoprire uno spaccato di ciò che è la professione, ai vari livelli. Ma anche un’occasione per aprire un dibattito con il territorio sulle linee da seguire per lo sviluppo dello stesso. Così il presidente dell’Ordine degli architetti della provincia di Ragusa, Pietro Paolo Mincio, ha sintetizzato, questa mattina, nel corso della conferenza stampa di presentazione, lo spirito che ha animato l’organizzazione della sesta edizione di “Architetti iblei – La Professione”, mostra di realizzazioni e progetti in programma presso la sala Borse della Camera di commercio dal 30 maggio al 14 giugno con apertura dalle 18 alle 22. La mostra, avviata grazie alla collaborazione dello stesso ente camerale, con il supporto del centro studi “Feliciano Rossitto” e di altri partner, verrà inaugurata sabato 30 maggio. E a tagliare il nastro ci sarà un testimonial d’eccezione, l’architetto Aurelio Cantone, uno dei professionisti più in vista d’Italia, certamente, allo stato attuale, tra i più premiati in Sicilia. Il presidente Mincio, che ha presentato i caratteri dell’iniziativa assieme ad uno dei curatori dell’evento, Vincenzo Pitruzzello (gli altri sono Maria Grazia Stramondo e Nisveta Kurtagic Granulo), ha chiarito che saranno “circa una quarantina i colleghi che parteciperanno e che esporranno le proprie realizzazioni. Non saranno le loro opere migliori in assoluto. Però è uno spaccato di ciò che è accaduto, in questi ultimi tre anni, sul nostro territorio. E’ un modo non solo per mettersi in discussione ma anche per comprendere più da vicino qual è il mestiere degli architetti. Ci sono colleghi che si occupano di restauri, altri che invece curano i design d’interni, altri ancora che effettuano interventi lapidei particolari. Ciascuno di loro esprime una specificità della professione”. L’architetto Pitruzzello ha invece precisato che, rispetto alla precedente edizione, quella tenutasi nel 2006, il “numero dei partecipanti è aumentato, segno dell’interesse che i professionisti iblei hanno a prendere parte alla kermesse per potersi esporre ai giudizi del pubblico. Un altro aspetto da prendere in considerazione – ha aggiunto uno dei tre curatori della mostra – ha a che vedere con la predisposizione di uno specifico catalogo in cui, oltre ad essere fornito il contributo di tutti, si cercherà di perseguire la via di tanti e diversi eventi (esposizioni, concorsi, convegni) che potranno diventare occasione di crescita e di confronto con l’intera società civile dell’area iblea”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa