"La rapida conclusione del dibattito sullo statuto del Consorzio Universitario ha dimostrato il senso di responsabilità del Consiglio Provinciale che, malgrado le pressioni strumentalmente dispiegate da taluni ambienti politici e sindacali rivolte ad influenzarne l’autonomo giudizio e la libera determinazione delle modifiche da introdurre,ha rapidamente discusso ed approvato all’unanimità lo statuto del Consorzio che ora deve essere riproposto al Consiglio Comunale di Ragusa per una rapida riconsiderazione delle parti ancora non coincidenti". E’ questa la posizione assunta dagli esponenti dell’Udc, Salvatore Criscione, Ettore Di Paola, Bartolo Ficili e Raffaele Schembari, sulla questione universitaria. Il Consiglio Provinciale ha modificato,inserito o soppresso alcune norme, tra cui la nomina di un pleonastico comitato tecnico-scientifico, che è stata cancellata perché avrebbe dato luogo ad un ulteriore organismo privo di funzioni effettive, stante che la programmazione didattica, scientifica e di ricerca fa parte delle competenze esclusive dell’Ateneo,che avrebbe certamente creato conflitti e confusione,ed ha ricondotto a tre anni la durata del Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei Revisori dei Conti. Sono state modificate altre norme in modo che è apparso più congruo al Consiglio Provinciale ed è stata cancellata del tutto la norma che prevedeva l’inserimento nel Consiglio della figura del precedente rappresentante legale,norma di per se opportuna, per evitare che si centrassero ancora su tale argomento le discussioni,così come è avvenuto da alcuni mesi,e si potesse finalmente discutere dello statuto,così come peraltro aveva in precedenza auspicato il precedente vice presidente del Consorzio con una nota pubblica. Il gruppo consiliare dell’UDC si augura che si possa discutere al più presto in Consiglio Provinciale del complesso dei problemi dell’Università di Ragusa,del suo sviluppo,e non della sua sopravvivenza,e di tutti gli strumenti da mettere in campo,a cominciare dalla valutazione sulla opportunità o meno di una così forte caratterizzazione politica del Consiglio di Amministrazione o se non sarà più opportuno e preferibile ricondurlo ad un ruolo tecnico-amministrativo,anche per facilitare e rendere politicamente compatibile sia l’attività di controllo degli Enti Soci,quanto la stessa proiezione esterna degli amministratori,al fine di difendere e rilanciare l’Università a Ragusa che costituisce un patrimonio al quale la società della provincia di Ragusa non può rinunziare.
CONSORZIO UNIVERSITARIO DI RAGUSA. LE MODIFICHE APPORTATE DAL CONSIGLIO PROVINCIALE PIACCIONO ALL’UDC
- Maggio 22, 2009
- 4:35 pm
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