Entrano nel vivo i festeggiamenti per San Giorgio a Ragusa. L’intera città si stringe attorno al suo santo patrono. Inserita nella storica Arca Santa una nuova reliquia.

Giornate clou per i festeggiamenti di San Giorgio Martire a Ragusa Ibla. Domani, sabato e domenica si svolgeranno i momenti più importanti, sia liturgici che ricreativi, della festa già iniziata domenica scorsa con numerose iniziative, tra cui l’inaugurazione del museo del tesoro. Domani alle 19, dopo la messa che inizierà un’ora prima e che sarà animata dal gruppo giovanile, uscirà dal Duomo la prima processione con il simulacro del patrono e con l’Arca Santa. La processione attraverserà le principali vie della città antica per poi concludersi nella chiesa di San Tommaso, dove sarà deposta la statua lignea di San Giorgio in attesa di far ritorno, il giorno dopo, nuovamente nell’antico Duomo. L’Associazione San Giorgio Martire, nata lo scorso anno per promuovere in ambito regionale la festa che cura in ogni suo aspetto, ha predisposto anche alcune iniziative ricreative. Stasera si svolgerà la sesta edizione della podistica in notturna, a cura dell’associazione “No al Doping”, mentre domani c’è un doppio appuntamento. In piazza Duomo, alle 21,30 si terrà la rappresentazione teatrale con la “Hobby Club” di Acate mentre in piazza Pola, al termine della processione, si svolgerà il concerto del complesso bandistico “San Giorgio – Città di Ragusa”. “La città si stringe attorno al suo patrono – dichiara Giovanni Avola, componente del direttivo dell’associazione – Lo fa nelle tre principali processioni, lo fa partecipando alle messe ma anche devolvendo le offerte per le grazie ricevute. E’ una festa storica che testimonia il culto di San Giorgio nella città di Ragusa, l’identità del popolo ragusano che abbraccia il suo santo”. E anche le notizie storiche confermano l’afflato dei ragusani: “Un culto che si perde nei tempi che nasce assai prima che i Normanni lo scegliessero come loro protettore – spiega Gianni Giannone, esperto di storia locale – Ancor prima della venuta degli Arabi, a Ragusa esisteva una prima chiesa di San Giorgio antecedente alla seconda, quella del portale vicino ai giardini iblei. Sembra che questa prima chiesa si trovasse proprio dietro l’attuale Chiesa Madre, nel pressi dell’antico castello, nelle vicinanze dell’allora chiesa di San Nicola. La venuta dei Normanni determinò il rafforzamento del culto di San Giorgio mentre nel 1217, come è scritto nei documenti, il decreto di Papa Onofrio III pose la chiesa di San Giorgio a Ragusa Ibla sotto la chiesa di Mileto che ne garantì i diritti di matricità. Da allora San Giorgio divenne la chiesa Madre della città di Ragusa e durante i secoli la festa del patrono è stata motivo di incontro e di grande gioia per l’intero popolo ragusano”. Quest’anno c’è un’interessante novità che riguarda l’Arca Santa, l’antica cassa formata da formelle d’argento, tra loro assemblate, che raffigurano alcuni santi e la gloria di San Giorgio. Proprio nei giorni scorsi le reliquie sono salite a 101. Come ha spiegato il parroco padre Pietro Floridia, è stata inserita la reliquia della beata ragusana Madre Candida dell’Eucaristia.

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