PROCESSO ALL’OPERAZIONE HOT MONEY. MODICA, ASCOLTATO UNO DEGLI INQUIRENTI

Si susseguono i testimoni nel processo all’operazione Hot Money, la cui udienza stavolta si è celebrata in sessione pomeridiana. Il Collegio Penale del Tribunale di Modica (Patricia Di Marco, presidente, Maurizio Rubino e Lucia De Bernardin, a latere), stavolta ha escusso un ispettore di polizia, Rosario Sigona, ed un uomo quale persona informata dei fatti. In particolare il primo ha raccontato delle indagini, su come erano state effettuate e come si era giunti alle conclusioni che portarono nel mese di luglio del 2003 all’arresto da parte della Squadra Mobile di Ragusa e degli agenti del Commissariato di polizia di Modica di dieci persone, sette di Modica, uno è di Ragusa e due sono di Catania. Giovanni Bruno, 29 anni, ha già chiuso la sua posizione con il giudizio abbreviato. Gli imputati sono patrocinati dagli avvocati Salvatore Campanella, Salvo Maltese, Ignazio Galfo, Angelo Iemmolo, Gabriella Oliveri e Giorgio Terranova. La perizia di 180 pagine escluderebbe molti rapporti tra le persone invischiate nella questione giudiziaria. Il principale imputato è ritenuto l’ebanista Giuseppe Arena, difeso dall’avvocato Carlo Ottaviano. Del resto nella precedente udienza due imprenditori avevano ammesso di avere ricevuto del denaro per circa 20-25 mila euro da Arena al tasso del 10 per cento mensili (120 per cento annui). L’ uomo, secondo l’accusa, avrebbe depositato nei propri conti correnti bancari somme provenienti da attività illecita ricondotta all’usura ed intestati fittizziamente anche a persone decedute. Prossima udienza il 24 giugno.

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