Niente libertà per l’operaio Giovanni Napolitano, arrestato mercoledì pomeriggio dagli agenti della sezione di Polizia Giudiziaria del Commissariato. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale, Patricia Di Marco, ha, infatti, accolto la richiesta del pubblico ministero, Domenico Platania, di conferma della misura cautelare in carcere. Ieri mattina, il ventunenne arrestato per detenzione ai fini dello spaccio di hashish, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, ha ricevuto la visita del Gip. Assistito dall’avvocato Ignazio Galfo, si è difeso strenuamente sostenendo di essere un consumatore di droga e che tutta la vicenda si riconduce in un rapporto di acquisto-consumo di gruppo, in questo caso insieme ai due giovani che si trovavano all’interno della sua abitazione di Via Sant’Antonino, che, invece, avevano dichiarato di essere solo degli assuntori tant’è che sono stati segnalati al Prefetto di Ragusa. La magistratura inquirente sarebbe in possesso della dichiarazione di una persone che avrebbe, invece, ammesso di avere acquistato la droga da Napolitano. Relativamente alla richiesta di spiegazioni circa la somma di quasi 1200 euro all’interno della casa dove il giovane vive con la compagna e la figlioletta di pochi mesi, l’interessato ha sottolineato di avere un lavoro, la compagna anche, i genitori lo aiutano ed i suoceri stanno economicamente bene. Evidentemente gli indizi di colpevolezza prodotti dalla polizia hanno dato modo al magistrato di farsi un’idea diversa visto che lo ha lasciato in carcere. L’avvocato Galfo già nelle prossime ore presenterà istanza al Tribunale per il Riesame di Catania.
GIP CONVALIDA ARRESTO DI GIOVANNI NAPOLITANO. MODICA, IL GIOVANE RESTA IN CARCERE
- Giugno 7, 2009
- 3:27 am
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