FURTO IN DANNO DI UN EX SENATORE DELLA REPUBBLICA DI MODICA, DENUNCIATI TRE ASSISTENTI SOCIO SANITARI

La vittima era un anziano modicano, ex parlamentare, il senatore Giuseppe La Rosa. I responsabili erano i suoi assistenti socio-sanitari. In buona sostanza in circa sei mesi gli avevano dimezzato il conto in banca per oltre dodicimila euro. I sospetti dei parenti hanno trovato conferma a seguito delle indagini svolte dalla sezione di Polizia Giudiziaria del Commissariato che ha individuato il primo responsabile che poi ha confessato tirando in ballo gli altri due. B. C., di 36 anni, G. L., di 63 anni(quest’ultima una donna), e S. D., di 33 anni, tutti modicani, sono accusati di furto aggravato in concorso. La fiducia riposta in loro dal pensionato, insomma, non è stata riposta a dovere. La vittima consegnava loro il bancomat per avere della liquidità in disponibilità ma i tre, a turno, avrebbero prelevato somme per 250 euro giornaliere fino a raggiungere la somma massima che era possibile prelevare in un mese. I sospetti insomma, sono risultati fondati sulla base delle certosine indagini svolte dalla polizia. Nel mese di aprile, come già riportato da questo giornale il 30 aprile scorso, la vittima attraverso un nipote aveva chiesto di avere l’estratto conto bancario e, visto che probabilmente aveva ben chiaro a quanto ammontasse grossomodo il saldo dei propri depositi, all’esame dello scontrino si era accorto che qualcosa non quadrava, che c’erano, insomma, ammanchi non indifferenti. Aveva chiesto ragguaglio al suo istituto di credito che non aveva rilevato problemi di movimentazione sul conto se non i prelievi effettuati tramite assegni e bancomat. A questo punto, sicuro delle proprie condizioni, l’anziano parlamentare modicano ha informato di quanto stava accadendo la polizia che ha avviato l’indagine con l’interrogatorio di tutte le persone vicine al pensionato e, soprattutto, coloro che bazzicano in casa dell’uomo o, comunque, hanno a che fare con la vittima. Tra questi uno dei tre è stato messo alle strette ed ha ammesso i fatti, tirando in ballo gli altri due colleghi.

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