Pozzallo: Chiesa, elites, reti di parentele, antifascismo e comportamento elettorale al centro della seconda sessione di studi storici per il 180°

La seconda sessione del convegno di studi per il 180 anniversario dell’elevazione di Pozzallo a Comune, svoltasi ieri pomeriggio nello spazio cultura “Meno Assenza”, ha centrato l’attenzione sulla storia della chiesa locale, le elites e le reti di parentele, l’antifascismo e il comportamento elettorale dei pozzallesi dal 1946 al 2009. In particolare Concetta Sirena, dottoranda dell’università di Catania, lavorando sulle carte dell’archivio diocesano, ha parlato de “La chiesa locale. Clero e laicato in una società in formazione”, evidenziando le difficoltà del clero (ristrettezze economiche, scarsa moralità, crisi di vocazioni) nel costruire una comunità religiosa a Pozzallo. Il dottore Francesco Barrera, storico locale, nella relazione intitolata “All’origine dell’insediamento urbano. Famiglie, reti di parentele, economie” , ha evidenziato, attraverso le carte dell’archivio della Contea, tre momenti nella formazione delle reti di parentele dal 1740 alla seconda metà dell’800: pendolarismo di famiglie modicane, insediamento di campani attratti dalla prosperità commerciale, trasferimenti di famiglie modicane per investire nel Comune di Pozzallo. Il professore Giuseppe Barone, ordinario di Storia Contemporanea dell’università di Catania, nel suo intervento su “Politica e amministrazione di una città mercantile nell’Italia liberale (1861-1922)” ha dimostrato come la vitalità del centro mercantile non sia stata accompagnata da un’adeguata risposta dello Stato (carenza di infrastrutture, difficili condizioni igienico sanitarie, analfabetismo, entrate economiche limitate) fino al primo decennio post unitario. A partire dagli anni Settanta, Pozzallo entra in una fase di forte espansione, grazie al dualismo Giunta-Pandolfi, divenendo uno dei principali porti nell’isola per cabotaggio. Non solo. Negli anni Ottanta c’è un interesse pionieristico per le attività ricreative e turistiche. La città si delinea come è attualmente già alla fine del XIX secolo. Giovanni Criscione, dottorando dell’università di Catania, nel suo intervento su “Antifascisti pozzallesi tra Sicilia e America” ha narrato, attraverso le carte del casellario politico, le vicende umane e politiche degli antifascisti in patria e all’estero rilevando in particolare le travagliate vicende della Citizens of Pozzallo. Il professore Francesco Raniolo, ordinario di Scienza della Politica all’università della Calabria, ha analizzato nella relazione dal titolo “Pozzallo al voto. Elezioni e partiti politici (1946-2006)” l’andamento di 82 elezioni. Il politologo ha delineato la presenza di un “elettore difficile”, molto irrequieto, tendente al deallineamento e al richiamo personalistico. Il docente ha sottolineato, inoltre, che i dati raccolti appartengono ad un lavoro collettivo di ricerca prodotto con laureandi e specializzandi del corso di laurea in Scienze del Governo di Modica. Il professore Barone ha sottolineato come, per ironia della sorte, il lavoro di ricerca del professore Raniolo sarà pubblicato proprio mentre si celebra il de profundis dell’università a Modica. In conclusione, il vicesindaco e assessore alla Cultura Attilio Sigona, si è complimentato coi relatori per l’alto livello scientifico degli interventi, rinnovando l’appuntamento alla terza sessione di studi, prevista per il 2 luglio.
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa