RAGUSA. Osservatorio per l’imprenditoria giovanile in agricoltura, Gambuzza sollecita la Regione all’attivazione del monitoraggio

Recepire la disposizione nazionale che esenta le aziende agricole dell’area iblea che detengono depositi di carburanti agricoli di capienza inferiore ai 25 metri cubi a richiedere le previste autorizzazioni amministrative nonché i certificati di prevenzione incendi previsti dalle attuali disposizioni regionali. E’ la richiesta inoltrata da Confagricoltura Ragusa all’assessorato regionale all’Agricoltura tenendo conto di quanto previsto dal decreto legislativo 29 marzo 2004 n. 99 e delle successive modifiche ed integrazioni. “Un’altra misura – afferma il presidente provinciale dell’organizzazione professionale agricola, Sandro Gambuzza – che potrebbe aiutarci a sostenere le aziende del nostro territorio in un momento di grave crisi economica. Oggi sono tante le problematiche che vengono sottoposte continuamente alla nostra attenzione. E fornire una parziale risposta alle lamentele sollevate potrebbe garantire una parziale inversione di tendenza. Risposte che potrebbero arrivare anche sul fronte dell’imprenditoria giovanile in agricoltura”. La norma nazionale istitutiva dell’Osservatorio per l’imprenditoria giovanile in agricoltura (Oiga) non contempla la costituzione di organismi regionali. “La Sicilia – spiega invece Gambuzza – potrebbe creare un proprio osservatorio destinato a costituire un valido supporto, a livello di dati e problematiche, da utilizzare per l’attività e le politiche nazionali. Supporto che potrebbe arrivare anche dalla provincia di Ragusa che, in questo settore, continua a produrre ricchezza in maniera preponderante rispetto ad altre realtà siciliane”. Dell’osservatorio, che si occuperebbe anche del monitoraggio sull’attuazione delle disposizioni normative comunitarie, nazionali e regionali a favore dei giovani, verrebbero chiamati a far parte anche rappresentanti degli ordini e collegi professionali di tecnici agricoli, alimentari e forestali nonché delle organizzazioni agricole giovanili rappresentative a livello nazionale. “Vale la pena sottolineare – chiarisce Gambuzza – che la partecipazione all’osservatorio non comporterebbe oneri per la Regione e per il suo funzionamento”.