Saranno compulsati gli Assessorati Regionali alla Sanità e agli Enti locali per dipanare, e quindi risolvere, la problematica legata alla stabilizzazione degli operatori ausiliari e parasanitari dell’Azienda Ospedaliera di Ragusa. I tempi sono strettissimi. Entro il 31 agosto prossimo. Il piano di rientro e di riordino dell’azienda, così come sancito dalla legge regionale e dai decreti dell’Assessorato Regionale alla Sanità, porrebbe altrii problemi da risolvere incartando ulteriormente l’obiettivo stabilizzazione. Di questo si è fatto carico il capo di gabinetto del Prefetto di Ragusa, dr. Massimo Signorelli, che ha ricevuto una folta delegazione del personale precario e delle rappresentanze sindacali di CGIL ( Giovanni Avola, segretario generale, Angelo Tabbi e Salvatore Terranova segretari provinciali della F.P.CGIL di Ragusa,) e della CISL ( Giovanni Avola segretario generale della Cisl e Giuseppe Campo della FPS CISL comparto sanità). Nel corso dell’incontro i rappresentanti sindacali hanno avuto modo di ribadire che la stabilizzazione di 60 ausiliari, di 38 ex LSU e 14 infermieri è nei fatti possibile in quanto la finanziaria nazionale e l’accordo sottoscritto tra OO. SS.- Regione Siciliana l’11 gennaio 2008 e le direttive emanate sull’argomento dall’Assessorato Regionale alla Sanità consentono il finanziamento delle stabilizzazioni senza dover computare la spesa sul patto di stabilità e quindi nei limiti previsti dalla norma. Rimane ferma sullo sfondo la difficoltà dell’Assessorato alla Sanità ad approvare la rimodulazione delle piante organiche dell’azienda. Questo è il nodo dove tutta la vicenda sembra ruotare ed è per tale ragione che la Prefettura dovrà farsi carico di questa problematica da confrontarsi con i titolari dei dicasteri regionali alla Sanità e al Lavoro. “ Si tratta solo di far intendere come stanno realmente le cose- commentano i segretari provinciali della F.P. Cgil Tabbi e Terranova- peraltro la nostra posizione è stata già espressa con una nota del 18 giugno scorso al Direttore generale dell’Azienda, dr. Termini. Si tratta solo di verificare la volontà politica, atteso che esistono gli strumenti finanziari di copertura per la stabilizzazione, di voler concretizzare l’obiettivo giusto ed equo per un personale precario che da dieci anni opera nella struttura.” Il capo di gabinetto si è impegnato a riferire al Prefetto di Ragusa la situazione e quindi a illustrare le posizioni dei rappresentanti sindacali perché possa essere velocizzato l’iter per raggiungere il traguardo della stabilizzazione. I precari avevano prima dell’incontro tenuto un sit-in davanti al Palazzo di Governo. “ I tempi sono strettissimi – commenta Giovanni Avola, segretario generale della CGIL di Ragusa- non dobbiamo arrivare al 31 agosto senza un accordo che possa finalmente dare una risposta giusta a questi lavoratori che da anni attendono la certezza di un futuro che si chiama stabilizzazione. Abbiamo offerto, al capo di gabinetto, una consulenza politica e tecnica sulle cose che si possono fare, speriamo vengano recepite e sfruttate per il buon fine della vertenza.”
Stabilizzazione degli operatori dell’azienda sanitaria di Ragusa. Ieri incontro in Prefettura. Stabilito un percorso di interventi. Il limite del 31 agosto 2009
- Luglio 2, 2009
- 3:55 pm
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