Dopo gli scavi nella collina “Giacanda” che hanno indotto il sindaco ad intervenire dopo le proteste dei residenti della sottostante Via Lavinaro San Paolo, nel centro storico, un altro fatto analogo sta determinando polemiche. Stavolta in Via Roma a Modica Alta. C’è, già, una denuncia presentata alla Procura della Repubblica dai residenti della parte di via Roma, gli stessi che nei giorni scorsi avevano presentato una segnalazione all’assessorato all’Urbanistica, Elio Scifo, che aveva sospeso i lavori per la costruzione di un edificio a ridosso del Dirupo Rosso, un’area franabile perchè costituita da materiale di risulta depositato tra gli anni 60 e 70 e che hanno costituito una collinetta. I residenti sono preoccupati, insomma. Da Palazzo San Domenico annunciano l’apertura di un’indagine tecnica. Secondo quanto viene denunciato c’è pericolo che le fondamenta del costruendo edificio possano franare nonostante il progetto è conforme alla legge nel senso che le fondamenta sarebbero realizzate a distanza di oltre dieci metri dal Dirupo. I lavori sono stati pertanto sospesi in attesa di ulteriori accertamenti anche perché la variante in corso d’opera da parte dell’impresa edile è stata presentata senza le necessarie autorizzazioni. Due grane, insomma, per l’amministrazione comunale tra la collina “Giacanda” dove si scava la roccia per costruire un laboratorio artigianale e Via Roma.
MODICA. ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PER LAVORI VICINO AL DIRUPO ROSSO DI VIA ROMA
- Luglio 5, 2009
- 5:04 pm
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