Scatta a mezzanotte in Sicilia lo sciopero dei benzinai proclamato da Faib-Confesercenti, Fegica-Cisl e Figisc-Confcommercio. Rispetto al resto del paese, dove l’agitazione è in programma per mercoledì e giovedì, nell’isola la protesta durerà tre giorni, dal 7 al 9 luglio. Nella piattaforma rivendicativa, oltre ai punti comuni che riguardano l’intera categoria tra cui il rinnovo del contratto, Faib, Fegica e Figisc denunciano "la perdurante mancanza in Sicilia di una legge di riforma del settore". Sono circa 2.300 gli impianti di distribuzione nell’isola, per circa 10 mila dipendenti nelle stazioni di servizio e altri 15 mila addetti nell’indotto. Da stasera a Catania resteranno in funzione solo gli impianti destinati ad assicurare i servizi d’emergenza, chiusi dunque 116 pompe in città e 360 in provincia. Nel 2008 i consumi sono diminuiti del 3,5% rispetto all’anno precedente, per una contrazione di vendita di circa 2 milioni di litri di carburanti. "Chiediamo al governo regionale di mettere mano una volta per tutte alla riforma del settore – dice Salvo Basile della Faib -. Da anni trattiamo con i vari assessori di tutto, ma poi i cambi di assessori o le crisi di governo, come avvenuto nei giorni scorsi, rimettono tutto in discussione e bisogna ricominciare daccapo". Per il Codacons "queste forme di protesta hanno come unico effetto quello di bloccare totalmente la vita dei cittadini, che non hanno alcuna colpa nell’intera vicenda, e produrre loro un danno non indifferente". Il segretario nazionale Francesco Tanasi boccia dunque "senza appello" lo sciopero, considerandolo "un sopruso ai danni dei consumatori e senza ripercussioni positive sulla situazione. Si rischiano inoltre speculazioni sui prezzi dei carburanti alla pompa poco prima dell’inizio dello sciopero, in relazione all’esigenza degli automobilisti di fare il pieno per non rimanere a piedi". Tanasi chiede alla guardia di finanza e a Mister Prezzi di "vigilare scrupolosamente per evitare rincari ingiustificati e sanzionare pesantemente i gestori che dovessero decidere di fare i furbi, provvedendo nei loro confronti a denunce penali per ipotesi di aggiotaggio".
Sciopero dei benzinai. Impianti chiusi dalla mezzanotte di oggi fino alle sette di venerdì 9. Serrata di protesta contro il governo regionale per “la mancanza in Sicilia di una legge di riforma del settore”. Il Codacons: “E’ un sopruso per la gente”
- Luglio 6, 2009
- 11:16 pm
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