Modica: Consiglio Comunale. Approvato solo un argomento: una variante al piano per attività produttiva Cade il numero legale per la discussione sugli o.d.g.

Il consiglio comunale, in seconda battuta, ha approvato solo un argomento: una variante al piano regolatore generale, per un impianto produttivo. Al momento di passare alla votazione di un ordine del giorno sul completamento della Chiesa di San Giovanni , a Modica Alta, ancora una volta, manca il numero legale ed il presidente, Paolo Garofalo, è costretto a sciogliere la seduta. Ad inizio di seduta si è registrata una presa di posizione del consigliere di Una Nuova Prospettiva, Nino Cerruto, su un punto incardinato nella seduta precedente, ovvero la variante al Prg per un impianto produttivo da adibire a attività commerciale di media struttura. Cerruto si è dichiarato contro il punto perché l’argomento va in variante al piano che nei fatti non esiste ancora, annunciando l’astensione solo nel caso in cui la ditta che intende realizzare i lavori si impegna a costruire i marciapiedi. L’Assessore ai Lavori Pubblici, Giorgio Cerruto, ha replicato che la ditta cederà una fascia di terreno all’ente per consentire la realizzazione di opere pubbliche. Il Pdl si è astenuto, per cui il punto è stato approvato a maggioranza con 12 voti a favore, uno contrario e sette astenuti. Il consiglio è poi passato alla disamina di alcuni ordini del giorno inseriti in scaletta. Il primo, proposto dal capogruppo di Nuova Prospettiva, Nino Cerruto, sul mancato completamento della chiesa di San Giovanni che era previsto nel maggio del 2005. Da quasi due anni, i lavori, a cura del Dipartimento della Protezione Civile, sono bloccati. Già nel dicembre 2007 il consiglio comunale aveva votato una mozione perché gli organi politici ed istituzionali si adoperassero per fare in modo di poter riaprire la chiesa. A marzo 2008, in occasione di un seminario di studio sul monumento, tenutosi presso il Liceo Scientifico “Galilei”, il dirigente della Protezione Civile, Chiarina Corallo, aveva dichiarato che, entro il mese di dicembre del 2008, la chiesa sarebbe stata riaperta al culto. Allo stato attuale, invece, non sono stati nemmeno appaltati i lavori per il recupero delle sculture in pietra, stucchi, affreschi, dipinti e di tutto l’interno in generale, comprese le due Cappelle laterali, la canonica e la sagrestia, gravemente danneggiate dalle infiltrazioni d’acqua provocate da una non adeguata copertura del tetto durante i lavori di rifacimento dello stesso. Nell’ordine del giorno, il consiglio comunale invita la deputazione regionale e l’amministrazione comunale ad intervenire presso gli organi regionali della Protezione Civile perché venga firmato il relativo decreto di finanziamento e vengano al più presto appaltati i lavori. Dopo un intervento dell’assessore ai Lavori Pubblici, Giorgio Cerruto che ha evidenziato i ritardi che si registrano per il completamento di un luogo di culto, è mancato il numero legale, erano presenti undici i consiglieri, per cui la seduta è stata sciolta.
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