Infrastrutture. Antoci al segretario della Cgil di Ragusa, Avola: “Dobbiamo alzare il livello d’interlocuzione col governo nazionale e regionale”

“Il tema delle infrastrutture mi è caro ed è momento privilegiato della mia azione amministrativa".  E’ la prima parte del contenuto della risposta alla lettera aperta che il segretario provinciale della Cgil, Giovanni Avola ha indirizzato al presidente della Provincia, Franco Antoci. "Sfonda una porta già aperta – dice Antoci -. Mi offre l’opportunità semmai per ribadire che su questo terreno non c’è mai stato un momento di riflessione sull’azione da intraprendere e non si è mai registrato un calo di tensione. Apprezzo lo sforzo di pungolo per una concertazione sempre maggiore che Avola mi offre, ma su questi temi e certamente, senza alcuna vena polemica, voglio ricordare che da tempo operiamo insieme all’interno della “cabina di regia” per varare un’ipotesi di sviluppo unitaria del territorio; per quanto concerne il tema delle infrastrutture, sin dal mio insediamento, ho privilegiato un’azione capillare di monitoraggio e avanzamento dei vari iter nonché un’attività di coordinamento tra le Istituzioni e dunque, su questo terreno, siamo in sintonia col segretario provinciale della Cgil. A riprova di questa scelta e senza alcuna enfasi c’è l’impegno straordinario messo in campo per il raddoppio della Ragusa-Catania. Presiedo il comitato ristretto – continua Franco Antoci -, ove è pure presente il Sindacato, che effettua un costante monitoraggio sull’iter realizzativo e posso dire che stiamo svolgendo un ruolo propositivo ed essenziale nel completamento dell’iter progettuale e nell’accelerazione del project financing. Il raddoppio della Ragusa-Catania è, dopo l’apertura del porto turistico di Marina di Ragusa e della prossima apertura dell’aeroporto di Comiso, l’opera più attesa di tutto il territorio. L’iter è davvero a buon punto e quanto prima sarà al completo il “ventaglio” delle autorizzazioni per l’approvazione definitiva del progetto da parte del Cipe. Quindi, condividendo pienamente la scelta politica di privilegiare nell’azione amministrativa il completamento delle infrastrutture in itinere, aggiungo che il tempo dell’azione è già avviato e non ci sono pause di riflessione o tempi morti su questo versante. Abbiamo operato e stiamo operando non solo per il raddoppio della Ragusa-Catania, ma anche per la viabilità a supporto dell’aeroporto di Comiso, per la variante alla S.S. 115 Ragusa-Vittoria, per il raddoppio della carreggiata della Ragusa Mare e per l’accelerazione dell’appalto dei lotti 6-7-8- dell’autostrada Siracusa-Ragusa-Gela. Sui grandi progetti non molliamo un attimo e solo chi ha amministrato sa degli intoppi burocratici che, a volte, si frappongono alle realizzazioni. Il salto di qualità di questo processo di crescita sta nell’interlocuzione – e siamo d’accordo – col Governo regionale e nazionale. Ma c’è bisogno di due cose: una classe politica che ancora con più autorevolezza e carisma sappia rivendicare attenzione e considerazione non in maniera episodica, ma in maniera sistematica. Le Istituzioni sono pronte a fare la propria parte, il presidente della Provincia non si è mai tirato indietro nel coordinamento di azioni a tutela del territorio e nella lotta per la salvaguardia dei nostri diritti, ma la rappresentanza parlamentare di questo territorio deve aiutarci ad alzare il livello del confronto con il Governo nazionale e regionale per avere risposte certe e impegni precisi per le nostre popolazioni. La seconda questione riguarda il superamento dell’ottica municipalistica nell’affrontare la costruzione, la gestione ed il potenziamento delle principali infrastrutture, poiché una provincia piccola come la nostra può vincere le sue battaglie solo se il territorio tutto è unito e coinvolto.

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