L’INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO A MODICA. IN SEI ANNI NULLA E’ STATO FATTO NONOSTANTE L’ESISTENZA DI UN REGOLAMENTO

C’è un regolamento contro l’inquinamento elettromagnetico ma, i relativi comitati, a distanza di quattro mesi dalla sua approvazione, non vengono contattati dall’amministrazione comunale per assumere le decisioni in merito alle valutazioni ed alle iniziative da adottare nel territorio. Dopo sei anni di battaglie, poco è stato fatto. Nel 2003 il consiglio comunale votò un piano di posizionamento dei ripetitori di telefonia mobile predisposto dalla Polab. La realizzazione del piano ha comportato uno studio al fine di individuare tutte le aree di proprietà del comune su cui era possibile installare gli impianti per la telefonia mobile. L’obiettivo primario del piano è quello di salvaguardare la salute dei cittadini minimizzando l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, nello stesso tempo garantire la copertura di rete e permettere al comune di avere un’entrata derivante dal canone d’affitto. Soltanto lo scorso marzo,  l’amministrazione comunale ha approvato il nuovo regolamento per l’installazione di impianti di radiocomunicazione che definisce le regole per l’installazione e i criteri per la localizzazione dei nuovi impianti e di quelli i cui contratti di locazione sono in scadenza o scaduti e ribadisce il rilascio dell’autorizzazione da parte dell’amministrazione esclusivamente nei siti individuati dal piano Polab. Successivamente all’approvazione del regolamento, si sono costituiti due comitati contro l’inquinamento elettromagnetico ed hanno ufficialmente chiesto all’amministrazione l’attuazione del regolamento che prevede,in particolare, la formazione del gruppo tecnico di valutazione al fine di verificarne l’attuazione. A distanza di 4 mesi il gruppo tecnico di valutazione non è stato ancora costituito nonostante le diverse richieste dei comitati. I comitati sollecitano ancora una volta, l’amministrazione affinché affronti il problema dell’inquinamento elettromagnetico in modo deciso attuando in primo luogo il regolamento. I comitati chiedono,inoltre, di avviare un percorso di informazione della cittadinanza che abita o lavora nelle aree interessate.
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