Oggi si sono svolti i funerali del piccolo rumeno Mario morto nell’incidente mortale di contrada PietreNere. Anche il sindaco ha dato il suo saluto

L.integrazione, anche nella sofferenza. Con la famiglia del piccolo Mario Suciu Sofica, la comunità modicana ha voluto dividere anche questo: il dolore per la tragedia della sua morte. E sono stati in tanti i modicani che in questi anni hanno avuto modo di conoscere e di apprezzare le qualità umane della famiglia rumena e che hanno voluto dare l.ultimo saluto a Mario, nella Chiesa di San Pietro. La sua storia prometteva un futuro di successi, nella nuova patria che lo aveva accolto come una vera casa, con la possibilità di condurre un. esistenza stabile ed equilibrata, con la prospettiva di poter realizzare davvero i propri sogni. Ma la corsa di Mario si è fermata nel più brutale dei modi, nella serata di giovedì, nel terribile impatto tra l.autovettura nella quale viaggiava in compagnia della famiglia e una moto che giungeva dalla direzione opposta, a velocità sostenuta, in contrada Sant.Elena Pietrenere. Mario viveva a Modica da qualche anno, insieme al padre Nicu, alla madre Dana e alla sorella Nadine che ieri hanno riaccompagnato la sua piccola bara in Romania, subito dopo i funerali che la famiglia, pur essendo ortodossa, ha voluto si svolgessero con il rito cattolico. Ad officiare la cerimonia è stato Don Gianni Donzello che ha scelto dal Vangelo il brano dei discepoli di Emmaus. .Come con loro, la presenza di Cristo si fa sentire vicina a questa famiglia, la accompagna nel dolore, diventa momento di consolazione.: così padre Donzello, nella sua omelia tanto breve e semplice quanto efficace e carica di umanità, ha dimostrato come in questi casi non ci possano esserci parole sufficienti a dare conforto, ma valga piuttosto, nell.animo cristiano, la certezza di una presenza che ci accompagna, l.ancora di salvezza rappresentata dalla Croce. Nella mestizia e nella sobrietà del rito funebre, era tangibile il grande affetto che il piccolo Mario era stato capace di conquistarsi presso la comunità modicana, con la sua buona educazione e i suoi modi gentili, con la sua dolcezza, la sua bontà e quella naturale timidezza per la quale lo hanno ricordato i suoi compagnetti di classe e le maestre. Anche il Sindaco Antonello Buscema ha voluto salutare il piccolo Mario, traendo spunto dalla sua tragedia per lanciare un forte messaggio, per chiedere scusa alla famiglia, a nome delle istituzioni, per l.incuria e la mancata vigilanza che rendono insicure le nostre strade. Ma più di ogni altra cosa il Sindaco, a nome di tutta la città, ha espresso il desiderio che la famiglia decida di restare qui, esempio dell.integrazione, di una condivisione possibile.
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