Modica: Il consigliere Giorgio Aprile chiede lumi sull’ampliamento della zona artigianale di contrada Michelica

Gli accordi raggiunti tra l’amministrazione comunale di Modica e gli artigiani sulla soluzione delle problematiche che interessano la categorie, non convincono il consigliere di Modica in Primo Piano, Giorgio Aprile. In particolare, il rappresentante consiliare di opposizione, chiede di conoscere in quale area verrà realizzato l’ampliamento della zona artigianale in contrada Michelica, atteso che altri insediamenti sono stati autorizzati in prossimità dell’impianto, e con quali fondi si dovrà realizzare. Sulla realizzazione della nuova area artigianale a Modica Alta, Aprile esprime delle perplessità, visto che non è stato ancora approvato il nuovo piano regolatore,strumento urbanisticamente indispensabile per la previsione dell’importante insediamento, già programmato nella bozza posta all’attenzione del consiglio dalla precedente amministrazione ma ad oggi mai incardinato in aula. Il consigliere Aprile chiede, poi, con quali risorse si pensa di realizzare un piano infrastrutturale completo per la realizzazione di una nuova zona artigianale funzionale, atteso che l’investimento previsto ammonta a svariati milioni di euro. Il rappresentante consiliare di minoranza critica, poi, l’operato dell’amministrazione, per il mancato coinvolgimento della civica assise perché, tutti gli atti amministrativi propedeutici a qualsiasi ampliamento o nuova allocazione dell’area artigianale, sono di esclusiva competenza del civico consesso ma pretende anche di conoscere come e con quali risorse l’amministrazione intende affidare le progettazioni degli interventi strutturali e con quali strumenti si dovrà realizzare la strada d’accesso alternativo alla zona artigianale,funzionale all’utilizzo del nuovo mattatoio ed oggetto del finanziamento perduto pochi giorni. “Tali risposte – aggiunge Aprile – appaiono assolutamente imprescindibili per dare sostanza amministrativa all’enunciazioni dei giorni scorsi e per evitare che si possa pensare ad una serie di diversivi finalizzati a distogliere l’attenzione pubblica e degli artigiani, dall’assoluta mancanza di programmazione dimostrata con l’esclusione dal bando regionale registrata la scorsa settimana”.
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