Quattro step per un unico obiettivo finale: liquidare la Modica Multiservizi. Un cronoprogramma ben preciso, dettagliato e soprattutto con scadenze già definite per ogni singolo passaggio, redatto da palazzo San Domenico e fornito, per il momento, solo all’amministratore unico, Carmelo Ruta, tramite mail. Quattro i passaggi calendarizzati: innanzitutto l’avvio della mobilità, entro il mese di agosto, per 10 o 12 unità lavorative, così come già concordato anche con i sindacati. Secondo passaggio sarà lo studio, sempre entro il mese di agosto 2009, dell’eventuale accesso alla cassa integrazione per un numero, al momento, ancora non precisato di unità lavorative. Il terzo step dell’operazione "liquidare la Multiservizi" chiamerà in causa il consiglio comunale. Entro il 15 settembre i trenta eletti dovranno infatti votare per la cessione di alcuni "rami d’azienda" da parte della Modica Multiservizi alla Modica Rete Servizi. Quest.ultima infatti dovrebbe rimanere in vita ed accogliere i servizi di pulizia degli edifici comunali, trasporto scolastico e gestione e controllo dei parcheggi a pagamento. Infine, il quarto ed ultimo step, sarà quello della stabilizzazione, al Comune o in altri enti locali, delle restanti trenta unità lavorative, ex lavoratori socialmente utili, i cui "costi" sarebbero a carico della Regione, attraverso una normativa che prevede ciò. Ottemperati questi passaggi, si potrà dire completato il percorso propedeutico alla liquidazione della società Modica Multiservizi. Con buona pace, non solo dei dipendenti, ma anche di chi, come ad esempio Carmelo Ruta, in più di una occasione, anche pubblica (si ricordi il consiglio comunale aperto sulle società miste), ha più volte espresso perplessità sulla linea dettata dall’amministrazione comunale, garantendo la possibilità di mantenere in vita la società a totale carico dell’ente pubblico. Considerando soprattutto che, secondo quanto riferito pubblicamente, la società Ricordiamoci che l’azienda ha in bilancio 3,5 milioni di debiti ma anche 6 milioni di crediti pendenti, chiudendo dunque bilanci in attivo. Ma palazzo San Domenico è oramai deciso sulla strada da percorrere per sanare quella che più volte è stata definita una "frattura nelle casse comunali che crea una emorragia nociva a tutto l’ente".
Ecco il cronoprogramma per liquidare la Modica Multiservizi!
- Luglio 23, 2009
- 9:20 pm
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