Processo della filiera agroalimentare Ficili: “Ben vengano i controlli all’origine”

“Esprimo soddisfazione per l’iniziativa intrapresa dalla Coldiretti nazionale a fronte della mobilitazione che ha coinvolto tutte le organizzazioni regionali, provinciali e comunali, con la presenza degli operatori del settore, che ha consentito di attivarsi a fianco delle forze dell’ordine e dei Nas per il controllo diretto dei prodotti agroalimentari provenienti in Italia dai mercati esteri”. E’ il consigliere provinciale Bartolo Ficili ad esprimersi in questi termini, sottolineando che si tratta di un intervento diretto per la creazione di un metodo trasparente nel processo della filiera agroalimentare in cui appare chiara l’indicazione e la tracciabilità del prodotto vietando l’immissione in commercio di agroalimentare inserito nel mercato italiano con il marchio “Made in Italy” a danno notevole sia delle produzioni quanto degli agricoltori della provincia di Ragusa. “E’ necessario attivare gli organismi preposti – sottolinea Ficili – affinchè effettuino una serie di analisi sui prodotti importati per accertare le caratteristiche qualitative e sanitarie così da garantire i consumatori. Ecco perchè appare più che mai necessaria l’obbligatorietà di tracciare l’origine di tutti i prodotti in modo da tutelare l’agroalimentare italiano e, in particolare, quello della nostra area che si trova costretto a convivere con la concorrenza sleale che penalizza i nostri prodotti in vendita con conseguente ripercussione sui prezzi. Ecco perché, altresì, è indispensabile e inderogabile l’obbligatorietà dell’etichettatura dell’origine delle produzioni, creando le condizioni affinchè i nostri prodotti locali vengano consumati nelle mense scolastiche, nelle strutture ospedaliere, nelle mense aziendali e in tutta la ristorazione collettiva. In questo modo il sistema agroalimentare italiano e di conseguenza quello regionale e della nostra provincia potranno dare il giusto premio ai produttori iblei così da assicurare ai consumatori la qualità dei nostri prodotti ed evitare l’innalzamento esorbitante dei prezzi a cui assistiamo giornalmente nel complicato percorso che va dal produttore fino ad arrivare alla tavola del consumatore”.

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