Ventisei mesi e venti giorni di reclusione per lo sciclitano Stefano Arrabito, difeso dall’avvocato Rinaldo Occhipinti, processato col rito abbreviato dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Modica per detenzione illegale d’armi. Il pluripregiudicato sciclitano, 47 anni, era stato arrestato a fine aprile dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Modica, quando nel corso di perquisizione domiciliare era stata rinvenuta un’arma da fuoco calibro 28, custodita senza seguire i dettami di legge e persino carica e pronta per essere utilizzata. L’arresto era avvenuto, dunque, in flagranza. L’arma detenuta illegalmente, una pistola da caccia, era per giunta un modello non utilizzabile in Italia secondo le vigenti leggi che disciplinano l’ attività venatoria nel nostro Paese. L’arresto fu convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modica che aveva, oltremodo, rigettato la richiesta di una misura alternativa come i domiciliari, tant’è che in atto è detenuto. Nel prosieguo delle indagini i militari avevano sospettato che l’uomo nascondesse ancora qualcosa, tant’è che erano tornati sul posto per effettuare un’ ulteriore perquisizione che aveva dato esito positivo visto che fu rinvenuta anche una pistola ad aria compressa con munizionamento a piombini, perfettamente identica ad un’arma da fuoco, priva del tappo rosso necessario ad identificarla come giocattolo e, a norma di legge, perfettamente assimilabile ad un’arma comune da sparo.
SCICLI. CONDANNATO AD OLTRE 26 MESI DI CARCERE STEFANO ARRABITO
- Luglio 23, 2009
- 11:32 pm
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