“I Consiglieri Comunali dell’UDC intervengono sulla crisi idrica a Modica”

"Un intero territorio comunale sta soffrendo la penuria d’acqua. L’amministrazione comunale stenta a risolvere il problema che si presenta nelle campagne densamente popolate, ma anche in numerosi quartieri della città e, intanto, a causa della fatiscenza della rete idrica, migliaia di litri d’acqua si disperdono quotidianamente. L’opposizione critica la stasi che si registra nel settore, nonostante dallo scorso ottobre l’amministrazione comunale sia stata allertata per un problema che si ripresenta ogni anno. “I nuovi pozzi di contrada Michelica, – denuncia il capogruppo dell’Udc, Paolo Nigro – avendo trovato già rilasciate le autorizzazioni del Genio Civile, avrebbero potuto essere progettati e realizzati in meno di sei mesi, oggi sono ancora fermi. L’acquedotto ed il pozzo di contrada Zappulla stanno diventando una telenovela. La nuova rete idrica al quartiere Sorda è ancora ferma al palo, mancano gli allacci, le strade sono ridotte ad un colabrodo. Da mesi hanno annunciato di voler prendere in affitto o requisire pozzi privati per immettere un maggiore quantitativo d’acqua direttamente nell’acquedotto comunale. Il servizio di trasporto con autobotte appaltato a privati spesso si blocca, ma ancora peggio, anzi scandaloso, rimangono ferme le due autobotti comunali o per piccoli guasti o per mancanza di personale. In questi giorni poi dopo il danno si aggiunge la beffa – aggiunge Nigro – buona parte dei quartieri Sorda (zona Via Risorgimento, contrada Trapani Rocciola,) e Modica Alta (zona Mauto) sono rimasti a secco perché unilateralmente il Consorzio di Bonifica ha chiuso i rubinetti delle due prese idriche convenzionate per morosità del comune. Pur nella legittima pretesa del Consorzio di vedere onorata la convenzione, potrebbe trattarsi di interruzione di pubblico servizio stante che l’acqua è un bene di prima necessità. Il sindaco e l’assessore Scifo, se sapevano dell’annunciata chiusura dei pozzi, perché non si sono attivati in tempo per tentare una conciliazione ed evitare questa sofferenza ai cittadini rimasti per giorni senz’acqua e costretti per di più a comprarsela. Pensiamo che sia giunto il momento per il sindaco – conclude il rappresentante consiliare dell’Udc – di fare le dovute ed autocritiche riflessioni, un vero e proprio esame di coscienza, a lui poi ogni scelta consequenziale”.
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