ALTRO CASO DI PANDEMIA. IL SECONDO ALL’OSPEDALE MAGGIORE DI MODICA. SCICLITANA RICOVERATA

Altro caso sospetto in provincia di pandemia, il secondo all’Ospedale Maggiore(nel precedente si trattava di un soggetto di Rosolini). Venerdì una giovane venticinquenne sciclitana è stata ricoverata nella Divisione di Infettivologia del nosocomio dopo avere accusato i sintomi dell’influenza ed in particolare vomito. La degente proveniva da un viaggio in Inghilterra dove il virus A/H1N1 si sta espandendo a macchia d’olio. Nella divisione diretta dal dottore Antonio Davì si è cercato innanzitutto di porre un rimedio. Venerdì sono stati eseguiti immediatamente i prelievi, quindi tutto è stato inviato a Palermo per le analisi. I risultati si dovrebbero conoscere in giornata. Questo, si diceva, è il quarto caso sospetto: oltre al Maggiore ricoveri si sono avuto a Ragusa ed al Guzzardi di Vittoria. E’ ciò in un momento in cui si prospetta di chiudere scuole o altri ambienti pubblici, specie se affollati, visto che non sembra assolutamente adeguato il livello di attenzione alla pulizia ed all’ igiene in generale, già insufficienti in via ordinaria. L’infezione, com’è noto, si trasmette in maniera diretta attraverso le goccioline di saliva e le secrezioni respiratorie veicolate con tosse, starnuti, colloqui a distanza molto ravvicinata, ma anche indirettamente attraverso la dispersione di virus e secrezioni su oggetti e superfici. Ci si può infettare a 15-20 centimetri attraverso il respiro, a un metro se chi è infettato starnutisce, a circa tre metri dopo un colpo di tosse”. CittadinanzAattiva lancia l’allarme. “Tra le precauzioni che vanno adottate – spiega il presidente dell’organismo, Salvatore Rustico – lavarsi le mani è fondamentale, ma va posta la giusta attenzione anche alla gestione di alimenti che, senza alcuna tutela o copertura vengono lasciati “in esposizione” rappresentando, in alcuni casi, un libero pascolo per le mosche di tutti i tipi. E’ necessaria la pulizia di sale di attesa, uffici, mezzi pubblici, negozi di prodotti alimentari, bar, ristoranti, ambulatori medi ed ospedali”.

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