Rinviato ad oggi il Consiglio Comunale di Pozzallo per mancanza numero legale

E’ stato rinviato ad oggi il Consiglio Comunale di Pozzallo in programma ieri sera. L’opposizione ha fatto mancare il numero legale, anche se in trattazione erano interrogazioni e mozioni presentate dagli stessi partiti di opposizione. E’ stato trattato un solo punto relativo all’interrogazione del consigliere Maiolino sui costi a suo dire eccessivi per la cultura. Ha replicato duramente il vicesindaco e assessore alla cultura on. Sigona, che ha rimandato al mittente il tentativo di delegittimazione di una iniziativa culturale rilevante come il 180 anniversario della nascita del comune di Pozzallo in cui il poco che si è speso è stato soltanto per fare scrivere a studiosi di alto profilo scientifico la storia del comune. Per il vicesindaco Sigona l’opposizione ha proprio perduto il”ben dell’intelletto”, per usare una parafrasi dantesca, cercando di delegittimare persino un comitato scientifico presieduto da una persona della stessa sinistra e uomo di vera cultura come il prof. Uccio Barone dell’Università di Catania. “Pur di fare opposizione e attaccare Sulsenti, -dichiara il vice sindaco Sigona, – sono capaci di preferire i fuochi d’artificio della festa patronale al costo di un libro sulla storia locale, attaccando i loro stessi uomini. E’ la prova che questa opposizione è alla frutta e ha perso la dimensione della realtà pretendendo di cancellare le spese, molto poche in vero, dedicate alla cultura per lasciare il paese nell’oscurantismo più totale. La città deve sapere che il consigliere Maiolino, dietro il legittimo diritto a conoscere le spese pubbliche, nasconde finalità che contraddicono gli uomini del suo stesso partito. Questa amministrazione Sulsenti è contraria al panem et circenses, ma vuole che la città cambi in meglio con la responsabilità civica che deriva dalla storia, dalla conoscenza, dalla cultura, che costituiscono il più serio investimento pubblico possibile. Una sinistra che si schiera contro la cultura si auto delegittima da sola, dopo la delegittimazione dell’elettorato.”