MODICA. RAPINA ALL’ARD DISCOUNT DI VIA SACRO CUORE. IL MALVIVENTE HA PORTATO VIA CIRCA 11 MILA EURO

Rapina a mano armata ai danni di un supermercato del Polo Commerciale che ha fruttato un bottino di quasi undicimila euro. Una rapina talmente fulminea che è apparsa abbastanza ben congeniata dall’autore. Il fatto è avvenuto intorno alle 13,45 di mercoledì. Un rapinatore solitario si è presentato alle casse dell’Ard Discount di Via Sacro Cuore, all’intersezione con la rotatoria per la Modica-Scicli. Era entrato dal retro del grande esercizio indossando un caso integrale colore nero per non farsi riconoscere. Quindi si è diretto verso le casse estraendo una pistola, probabilmente un’arma giocattolo ma era priva del tappo rosso, ha chiesto l’intervento del responsabile dell’Ard discount che ha poi minacciato con grande determinazione, costringendolo a consegnargli tutto l’incasso della mattinata, ben 10 mila 500 euro. Messo in saccoccia il bottino si è precipitosamente portato verso l’uscita dandosi alla fuga a bordo di una motocicletta. Immediata la telefonata al 112 che ha fatto confluire sul posto le pattuglie. Istituiti numerosi posti di blocco per tentare di intercettare il malvivente che, secondo quanto ha spiegato la vittima, ha mostrato molto sangue freddo e determinazione. Al momento non ci sono fatti positivi anche se i carabinieri coordinati dal comandante di Compagnia, Alessandro Loddo, stanno battendo tutte le piste. Durante la fulminea rapina pare che nessuno si sia accorto di nulla. Secondo quanto ha raccontato il responsabile del supermarket, il rapinatore era di corporatura normale e decisamente agile. Questo lascia supporre che si possa trattare di un uomo di giovane età. Secondo gli inquirenti il rapinatore avrebbe tenuto sott’occhio il negozio alimentare per capire se il rischio ci valesse tutto. Ha, pertanto, atteso l’ora di chiusura antimeridiana, quando c’è scarso traffico soprattutto in quel momento di grande afa quando la gente si chiude tra il refrigerio casalingo, quindi è entrato in azione. Gli inquirenti non escludono che il delinquente avesse un complice all’esterno ed anche il cosiddetto “basista”.
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