CONSIGLIO PROVINCIALE DI RAGUSA, IL CONSIGLIERE NICOSIA: “SOLIDARIETA’ DAL CUORE DURO E DAL PORTAFOGLIO STRETTO”

Il Consigliere Provinciale di Alleanza Siciliana, Ignazio Nicosia, in relazione ai lavori del Consiglio Provinciale tenutisi nella giornata di ieri, 5 agosto 2009, dichiara: Ieri durante lo svolgimento dell’ultimo Consiglio Provinciale prima della consueta chiusura estiva, ho chiesto il prelievo, per la successiva votazione, della mia mozione riguardante il devolvere l’ammontare dei gettoni di presenza liquidati in un mese a tutti i Consiglieri Provinciali sia per la partecipazione alle Sedute Consiliari, sia per la partecipazione ai lavori delle Commissioni Consiliari Permanenti alle popolazioni colpite dal sisma del sei aprile di quest’anno, la richiesta era dettata dal buonsenso, infatti, tra meno di due mesi in Abruzzo torneranno impietosi i rigori invernali, conseguentemente, ritenevo (e ritengo tutt’ora) che sarebbe stato utile far pervenire al più presto ogni possibile aiuto economico ai nostri sfortunati fratelli abruzzesi. Purtroppo, la proposta di prelievo si è scontrata contro il muro di gomma di una maggioranza che non ha avvertito la mia stessa urgenza e che, nelle esternazioni di qualche soggetto, non nascondeva il fastidio di essere chiamata a pronunciarsi su una proposta che, per una volta, invece di utilizzare i soldi dei cittadini contribuenti metteva le mani nelle tasche della CASTA POLITICA, attingendo direttamente ai portafogli dei Consiglieri Provinciali chiedendo loro di donare ciò che è (o dovrebbe) essere un introito aggiuntivo (onesto, dovuto, ma pur sempre extra) a quello che è il reddito che ci viene dalle nostre attività principali. Una CASTA, quella dei politici insediati al “Palazzo della Provincia” di Ragusa, dal cuore indurito, con una solidarietà di facciata sempre a costo pieno dei cittadini e, viceversa, sempre a costo zero per Consiglieri ed Amministratori che non sentono affatto la necessità di restituire, alla comunità, anche solo parte del loro obolo politico, ma impegnata, invece, a moltiplicare il gettone loro spettante, magari convocando e riconvocando Consiglio e Commissioni su uno stesso su uno stesso argomento e/o moltiplicando le Commissioni Consiliari, etc., etc.. Una CASTA meno solidale, incapace di esercitare quella “carità” predicata e ricercata da San Paolo nella Sua “Lettera a Corinzi” (13; 3-13), sempre più dedita all’esercizio della cosiddetta “carità pelosa” finalizzata alla costruzione di un rapporto elettorale con rappresentanti e rappresentati di questa o quella associazione, evitando di entrare nel merito dei problemi, limitandosi ad erogare una somma (quasi sempre insufficiente e/o parziale) piuttosto che realizzare progetti e/o a pianificare interventi strutturali e di largo respiro. Se poi il soggetto interessato è distante, fuori dal collegio elettorale di competenza (come nel caso dei nostri amici abruzzesi), l’intervento in questione non offre grandi margini di visibilità mediatica e, cosa più grave, implica un impegno, per qualcuno un “sacrificio”, personale (ancor più se economico) allora non è certamente prioritario così può essere rimandato sine die, oggi dopo la pausa estiva, domani, forse, dopo Natale o dopo Capodanno e poi, chissà … forse mai.
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