Gasolio per le serre, la Comunità europea rivuole indietro le accise. Bartolo Ficili chiede convocazione urgente del Consiglio provinciale di Ragusa

Il capogruppo dell’Udc al Consiglio provinciale, Bartolo Ficili, ha presentato questa mattina, al presidente Giovanni Occhipinti, una richiesta di convocazione urgente del consesso di viale del Fante, con la partecipazione della deputazione regionale dell’area iblea, di quella nazionale e della rappresentanza europea della circoscrizione di appartenenza. L’obiettivo è adottare una linea di azione comune rispetto alla decisione della Comunità europea, risalente al 14 luglio scorso, con la quale è stato imposto il recupero delle accise, non corrisposte per il previsto regime di esenzione, relative al gasolio utilizzato per il riscaldamento delle serre per i periodi corrispondenti agli anni dal 2000 al 2004. La decisione della Commissione europea con cui si è deciso il repentino recupero di tutte le accise relative al consumo di gasolio per il riscaldamento delle serre ed i relativi interessi prodotti avrà efficacia entro quattro mesi dalla notifica della suddetta decisione. “Occorre anche considerare – afferma il consigliere Ficili – che il sistema di agevolazione di imposta per le coltivazioni sotto serra e per l’agricoltura in generale è un meccanismo consolidato da circa 50 anni che ha visto, da sempre, una modulazione della riduzione\esenzione delle accise a seconda dei settori e della tipologia di carburante, impostazione che riguarda anche gli altri settori produttivi. Si arrecherebbe, quindi, un gravissimo danno economico al comparto agricolo della fascia costiera trasformata qualora si desse luogo alla esazione delle considerevoli cifre di cui hanno usufruito gli agricoltori per abbattere i costi di produzione dei prodotti ortofrutticoli; ciò anche alla luce del fatto che gli agricoltori stanno già sopportando i costi di una crisi economica di mercato di portata epocale e dei danni provocati dall’insidiosa “tignola del pomodoro” (tuta absoluta). Ecco perché ho chiesto l’immediata convocazione del Consiglio provinciale aperto così da tracciare una linea di azione comune da rappresentare in tutte le sedi competenti al fine di evitare il tracollo del comparto serricolo ibleo”.