PANIFICAZIONE ABUSIVA. VITTORIA, DENUNCIATE TRE PERSONE

Lo scorso 5 agosto agenti di polizia si recava in Contrada Alcerito dove era stata segnalata un’autovettura in stato di abbandono. Giunti sul posto, gli operatori rinvenivano una Volkswagen Polo con all’interno vari sacchetti di plastica contenenti pane e due cestelli anch’essi pieni di pane. Il mezzo veniva sottoposto a sequestro in quanto l’auto, tra l’altro, risultava sprovvista di copertura assicurativa. Poco dopo, sul posto giungeva R.N., comisano di 63 anni, residente a Vittoria, il quale riferiva che l’autovettura era posteggiata sul ciglio della strada in quanto, poco prima, era rimasto in panne mentre si trovava a bordo insieme al fratello M.N., vittoriese di 59 anni. R.N. veniva invitato al Commissariato per meglio chiarire la vicenda e per la notifica delle sanzioni rilevate ai sensi del codice della strada. L’uomo riferiva che il pane contenuto all’interno del mezzo era stato comprato da lui e dal fratello Mario presso un fornaio, di Via Marangio. Aggiungeva, inoltre, che, sempre insieme al fratello, andavano a vendere il pane agli operai che lavorano nelle aziende agricole. A carico di R.N. e M.N. si ravvisavano estremi di reato considerato il fatto che il pane era contenuto in cestelli fatiscenti e che l’autovettura non era omologata per il trasporto di alimenti e si presentava in pessime condizioni igienico- sanitarie perché impolverata sia all’interno che all’esterno. Il 7 agosto successivo, personale dipendente, unitamente a personale dell’ASL 7 di Ragusa- Ufficio SIAN- distretto di Vittoria, si recava in questa via Marangio dove veniva rintracciato A.B., vittoriese di 48 anni, colto mentre svolgeva l’attività di panificatore in locali fatiscenti e sprovvisto delle prescritte autorizzazioni. I tre soggetti, pertanto, venivano denunciati all’autorità giudiziaria per panificazione abusiva e per vendita di alimenti senza le prescritte autorizzazioni sanitarie, mentre il personale dell’ASL provvedeva ad irrogare le sanzioni amministrative di competenza ammontanti ad alcune migliaia di euro. Il pane è stato sequestrato e, successivamente, distrutto in quanto non più edibile.