POZZALLO. L’EQUIPAGGIO DELLA “FORTUNA II” PRONTO ANCHE AD INCENDIARE LA NAVE

«Aspetteremo fino a mercoledì, la situazione si deve aggiustare, se no provvederemo a bruciare la nave, poi siamo disposti a tutto» Così i tre siriani della Fortuna 2 hanno minacciato il resto dell’equipaggio e i militari della Capitaneria di Porto che proprio ieri mattina sono intervenuti d’urgenza presso la banchina commerciale per fermare il loro primo tentativo di dare fuoco alla nave. I tre infatti, che proprio ieri mattina aspettavano che la situazione si sbloccasse, sono andati in escandescenza minacciando prima di far saltare la nave e poi di darle fuoco. A nulla sono serviti i tentativi dei loro colleghi a farli desistere. Spaventati hanno chiamato così la Guardia Costiera. Tentativi minacciati a gran voce, che hanno costretto alla fine i militari della Capitaneria di porto a salire a bordo per placare gli animi. «Si sono calmati- spiegano ora dagli uffici della Capitaneria- erano in subbuglio, in piena agitazione. Hanno deciso di attendere qualche giorno. Abbiamo subito mandato delle lettere per spiegare la situazione della nave alle loro ambasciate ed entro domani siamo in attesa di risposte». Chieste così delle migliorie alla loro condizione, se non un vero e proprio intervento risolutivo legato al recupero degli stipendi ed alla partenza della nave dalla banchina. Stesse lettere inviate alla Dopmar che tuttavia sinora è intervenuta solo con lettere e fax, tardando a mandare anche il loro legale per risolvere la questione delle tre mensilità arretrate come era stato promesso sabato scorso all’equipaggio per farlo desistere dallo sciopero della fame. Si attende anche la loro decisone per quanto riguarda la consegna delle deleghe agli avvocati della Federazione nazionale dei marittimi. Passo preliminare che l’equipaggio dovrà compiere per consentirgli di recuperare per conto loro le somme pregresse, attraverso il pignoramento della nave.
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