Nel mese di marzo era stato raggiunto un accordo, con il Governo Lombardo, che prevedeva una nuova organizzazione del servizio del 118. La previsione era di creare un nuovo sistema, in modo che le richieste d’intervento sarebbero arrivate direttamente ad operatori in provincia di Ragusa consentendo, in questo modo, di risparmiare minuti preziosi. Lo schema di riordino del sistema di urgenza-emergenza prevede, invece, un unico bacino per le province di Catania, Ragusa e Siracusa. “Quello del 118 è secondo me un servizio che deve essere organizzato così come concordato” – dichiara Orazio Ragusa – “la posta in gioco è troppo importante per essere disattesa, un servizio tempestivo e qualificato può fare, in alcuni casi, la differenza tra la vita e la morte”. “Per questi motivi ho sollecitato l’assessore alla sanità a rivedere queste scelte”. Il sistema in vigore prevede che le richieste di soccorso arrivano alla centrale operativa di Catania che a sua volta le smista, per competenza, agli operatori della provincia di Ragusa. Questo meccanismo si è rivelato, in alcuni casi, lacunoso. Chi riceve la prima segnalazione, trovandosi in un’area geografica distante dalla nostra, può non conoscere bene il territorio e in ogni modo deve la segnalazione alla centrale più vicina, impiegando in quest’attività altri minuti che potrebbero rivelarsi preziosi. A questo si aggiunge che la singolarità del territorio ibleo, caratterizzato dalla presenza abitativa nelle numerose borgate e contrade, necessita di un’attenzione particolare
On.Ragusa sul servizio 118: “Rispettare gli impegni”
- Agosto 13, 2009
- 10:22 am
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