PD: Ispica, una città alla deriva”

"Purtroppo l’estate non manda in vacanza i problemi della nostra città. Il Sindaco Rustico, già in campagna elettorale con i soldi degli ispicesi,” malato” di presenzialismo, è proiettato anima e corpo alla sua riconferma personale dimenticando i bisogni della città". Il Parttito Democratico non va in ferie ed appena dopo il ferragosto torna ad attaccare l’amministrazione comunale ispicese. "Le centinaia di migliaia di euro dilapidati per la programmazione estiva – spiega il Pd – non riescono a far dimenticare alla gente il disastro di questi quattro anni e mezzo di governo Rustico. Il Partito Democratico sente il dovere politico e morale di richiamare il primo cittadino, nella speranza di un suo rinsavimento, ad occuparsi dei tanti problemi irrisolti che la città vive. Il Piano Regolatore Generale è rimasto lettera morta. Il Sindaco ha preferito lo strumento delle lottizzazioni private che ancorché legittime rappresentano l’eccezione e non la regola per uno sviluppo adeguato del territorio. Su questo punto ha subito le nostre critiche ma anche quelle della sua maggioranza. La rinegoziazione dei mutui ha indebitato l’ente sino al 2034. Le opere pubbliche, per le quali non ha merito alcuno, non vengono consegnate alla città. La raccolta differenziata non parte ed il servizio di raccolta dei rifiuti affidato ad una ditta esterna, che costa alla città qualcosa come 20 miliardi delle vecchie lire, non decolla. I commercianti e gli artigiani denunciano il totale immobilismo dell’economia locale. I giovani sono costretti ad emigrare in cerca di lavoro perché Ispica non offre nulla. L’agricoltura, settore produttivo trainante del l’economia locale, vive una crisi fortissima. L’ aumento dell’addizionale irpef – prosegue il Pd ispicese -, la futura tassa sulla spazzatura e gli oneri di urbanizzazione sono autentiche mazzate per le famiglie e gli edili. Il Partito Democratico si chiede se tutto questo al Sindaco Rustico, “svolazzante” da una passerella all’altra, è chiaro oppure no. Gli chiediamo di dare un senso al suo mandato, ad oggi incentrato attorno alla sua persona e ad una squallida autocelebrazione, non dimenticando che la città che lui amministra ha bisogno di politiche serie per la famiglia, per i commercianti e gli artigiani, per i giovani. Auspichiamo un ritorno della politica con la p maiuscola nella speranza che venga bandita la becera pratica posta in essere da alcuni consiglieri comunali camaleonti ed arrivisti pronti a saltare dai banchi dell’opposizione a quelli della maggioranza senza colpo ferire. Vogliamo una città diversa, una classe politica proiettata a risolvere i problemi della città e non quelli di qualcuno e stiamo lavorando per costruire un’alternativa che possa trovare fiducia nella maggioranza degli ispicesi".
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