Modica: STOP al tavolino selvaggio! – In vigore le linee guida per la fruizione e la tutela del centro storico.

Da lunedi 17 agosto 2009, sono in vigore le linee guida per la fruizione e la tutela del centro storico, in attesa della redazione del piano particolareggiato che dovrà, poi, contenere le indicazioni per interventi di edilizia nelle zone vincolate dalla Soprintendenza ai BB. CC. AA. di Ragusa. Il documento approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 22 luglio (e del quale non è stata votata l’immediata esecutività per il voto contrario di 6 consiglieri dell’opposizione e per l’astensione dei consiglieri Covato, Cabibbo, Scarso, Occhipinti, Mandolfo, Mavilla ed Aurnia, e che, pertanto, è rimasto inapplicabile per altri 25 giorni) contiene al suo interno anche un paragrafo dedicato alla occupazione del suolo pubblico. Tale parte riguarda, in particolare, alcuni criteri per l’occupazione di suolo pubblico legata ad ombrelloni, tavoli, sedie e pedane da parte dei gestori di bar, ristoranti, pizzerie, creperie etc. Il tutto deve, preventivamente, fare riferimento al codice della strada e al suo regolamento di esecuzione, non deve interferire con la viabilità veicolare, con i flussi pedonali e con l’accesso ad altri immobili. In pratica da oggi a Modica non dovremmo più vedere tavoli davanti alle porte delle chiese, si dovrebbe poter camminare sui marciapiedi senza fare slalom e le giovani coppie con i bimbi nei passeggini dovrebbero avere lo spazio per transitare senza inciampare e bloccarsi continuamente; tutti, inoltre, dovremo poter verificare se viene rispettato lo spazio assegnato, grazie a degli angolini gialli che dovrebbero essere attaccati ai margini dell’area autorizzata; e ancora, non dovrebbero esserci pedane posizionate in luoghi che mettono a rischio l’incolumità dei clienti. Auspichiamo che, dalle parti di palazzo San Domenico, chi di competenza decida di intervenire anche nei confronti dei tanti che, da tempo, occupano abusivamente il suolo pubblico con tavoli e sedie. Ci riferiamo a tutte quelle attività che non prevedono la possibilità di occupare suolo pubblico con tavoli e sedie (ambulanti con camion, creperie, paninerie ed esercizi vari che dovrebbero fare solo asporto) e che, invece, continuano ad operare in palese violazione delle regole creando situazioni di scorretta e sleale concorrenza nei confronti dei tantissimi esercenti che le regole, invece, le rispettano e pagano le dovute tasse.
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