Carlo Poli legge Dante: due serate si sono tenute a Modica

Modica incontra Dante grazie a due serate dedicate all’ascolto della Divina Commedia. In due serate, l’attore toscano Carlo Poli, si è esibito in una vivida interpretazione dell’opera del sommo poeta riscuotendo un buon successo di pubblico. Dopo il primo appuntamento, a Palazzo Failla, che ha visto la lettura di tre canti, l’attore si è ripetuto nell’atrio comunale, proponendo quattro tra i più bei canti dell’opera. Lo spettacolo, presentato da Claudia Cacciamo, studentessa di Lettere, che ha brevemente introdotto ogni singolo canto, si è aperto con il celebre passo del Conte Ugolino. In bilico tra l’orrore per la visione del conte che mangia il cranio dell’arcivescovo Ruggeri, suo nemico, e la pietà per la drammatica fine del conte e dei suoi figli, l’interpretazione di Poli è struggente e commovente ad un tempo, e sembra quasi risuscitare le sofferenze patite dal conte nel chiuso della sua prigione. Alla lettura del XXXIII canto dell’Inferno fa seguito il secondo del Purgatorio, in cui Dante assiste all’approdo delle anime sulla spiaggia alla base della montagna. Tra loro vi è il musico Casella, vecchio amico del poeta, ma il loro incontro è di breve durata, interrotto dalla dura reprimenda di Catone, che esorta le anime a proseguire il viaggio. Dopo il purgatorio è la volta del XXXIII canto del Paradiso, quello della supplica di San Bernardo alla Madonna affinché interceda per il poeta, consentendogli di serbare memoria di quella celestiale visione. Un canto che è una nenia, un atto di fede e devozione alla vergine, una delle pagine più intense dell’intera opera. A conclusione della serata vi è stato spazio per un piacevole fuoriprogramma, con la declamazione del quinto canto dell’Inferno, che narra dell’amore eterno e dannato di Paolo e Francesca
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