La risposta di Marino Cisl al vice sindaco di Scicli, Gentile, su soppressione doposcuola comunale a Scicli

Il Segretario Generale Cisl Gianfranco Marino, ritiene opportuno intervenire ulteriormente sulla vicenda della ventilata soppressione del servizio di doposcuola comunale rispetto ad alcune gratuite affermazioni del Vice Sindaco di Scicli sull’esubero del personale comunale, apparse sulla cronoca locale di oggi ed attribuite alla Cisl, pur essendo le stesse solo un parto della fantasia dell’amministratore. Nella nostra nota di due giorni fa, abbiamo ribadito il concetto,  afferma Marino, peraltro più volte espresso in precedenti comunicati, che l’adeguato dimensionamento del personale del Comune di Scicli alle esigenze dei servizi, raggiunto dopo l’avvenuta stabilizzazione degli ex precari, non giustifica in alcun modo la decisione dell’Amministrazione Comunale. di voler sopprimere un servizio, quale quello del doposcuola, che fino ad oggi ha consentito ad un’utenza particolarmente bisognosa (nel decorso anno scolastico 108 famiglie ne hanno chiesto il mantenimento) di fruire dell’assistenza didattica educativa ad opera di personale qualificato, appositamente assunto e mantenuto nei ruoli del Comune con specifico finanziamento regionale proprio per dare piena attuazione al diritto allo studio, costituzionalmente tutelato. Se verranno dimostrate carenze di personale in alcuni uffici amministrativi, cosa fino ad oggi non rilevata ufficialmente nelle sedi competenti se non a parole, dichiara Marino, riteniamo che si potrà sopperire in primo luogo mediante un migliore impiego e distribuzione delle unità nei vari servizi che risultino carenti a seguito di una verifica degli effettivi fabbisogni che, pur prevista per legge, fino ad oggi non è mai stata effettuata. Trattasi, in definita di una posizione assunta dalla nostra Organizzazione Sindacale, conclude Gianfranco Marino,  che ha natura squisitamente tecnica e non politica, come vorrebbe far credere lo stesso assessore, che mira ad un impiego ottimale delle risorse dell’Ente al fine di evitare possibili future esternalizzazioni dei servizi con aggravio di costi per il bilancio comunale che fatalmente finirebbero per avere conseguenze sulla situazione di cassa e quindi sul puntuale pagamento degli emolumenti al personale oltre che sull’entità della pressione tributaria a carico dei cittadini.
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