L’OMICIDIO DI NELI MONCADA. MODICA, CI SAREBBE UNA DONNA CHE AVREBBE PROSCIUGATO I RISPARMI DELL’UOMO

Non solo per il gioco del “Gratta e Vinci” avrebbe sperperato i suoi risparmi l’ex operatore ecologico Emanuele Moncada, il pensionato di 73 anni massacrato con un paletto in ferro dal figlio Corrado di 46 anni, sabato mattina davanti la casa di Via Egitto a Modica Alta. I carabinieri della Compagnia di Modica stanno facendo luce su come la vittima si fosse reso responsabile dei ripetuti ammanchi che registrava il figlio. Ci sarebbe, infatti, una donna, pare di Ispica, che gli avrebbe “prosciugato” la liquidazione, quando Neli Moncada andò in pensione dal Comune di Modica. Questo avrebbe costretto l’uomo a “rifornirsi” dai risparmi del figlio che, scoperto l’arcano, era andato su tutte le furie fino a perdere completamente la ragione. I militari dell’Arma vogliono capire se oltre all’indennità di fine rapporto lavorativo, l’anziano utilizzasse anche la pensione non solo per il gioco del “Gratta e Vinci” oppure se avesse continuato ad intrattenere contatti con la donna. Si vuole capire se il litigio con il suo assassino sia scaturito per l’ipotetica, a questo punto, ossessione al gioco d’azzardo o per le altre cause. Oggi, intanto, il Procuratore della Repubblica, Domenico Platania, deciderà se disporre l’esame autoptico sul corpo dell’uomo che si trova ancora nella camera mortuaria del cimitero comunale di Contrada Piano Ceci. Il fatto è certo: l’uomo è deceduto per la frattura della scatola cranica con fuoriuscita di materia cerebrale. I modicani e, soprattutto, quelli che conoscevano i due protagonisti della tragedia ma anche la famiglia, parlano di un nucleo onesto, con il dolore della perdita della madre. Molti attestati a favore di Corrado Moncada sui blog come nel caso di Radiortm.it dove vengono esaltate le doti di quest’ultimo. “Lo conosco da una vita – dice un blogger – ed ho sempre apprezzato le sue doti di lavoratore infaticabile, ragazzo pacifico ed amico di tutti, mai coinvolto in risse né accreditabile di personalità di attaccabrighe, anzi sfuggiva sempre le situazioni di forte attrito e tensione. Ragazzo di una sensibilità molto accentuata e capace di esprimere poesie molto toccanti, una delle quali in occasione della scomparsa della sua cara mamma alla quale ha dedicato rime commoventi che lui amava leggere ad amici e conoscenti con il cuore in mano. "Neli" Moncada, magari all’antica, ma onesto lavoratore travolto da una società consumistica e insensibile alle molteplici difficoltà di singoli nuclei familiari incapaci di affrontare adeguatamente le avversità della vita”

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa