MODICA. ESEGUITA OGGI L’AUTOPSIA SU NELI MONCADA UCCISO SABATO SCORSO DAL FIGLIO. DOMANI I FUNERALI

E’ stata eseguita stamattina l’autopsia sul corpo di Emanuele Moncada, il pensionato di 73 anni, modicano, ucciso a colpi di paletto dal figlio Corrado. Il Procuratore della Repubblica, Domenico Platania, ha incaricato il dottor Alfio Cascio di Catania il quale entro oggi dovrebbe consegnare al magistrato una prima sommaria relazione mentre per le conclusioni ha preso sessanta giorni di tempo  Subito dopo l’esame autoptico, il magistrato ha autorizzato la restituzione della salma ai familiari e domani pomeriggio, alle 16.30, sono previsti i funerali presso il Duomo di San Giorgio. Qualcuno ha ipotizzato che alle esequie possa essere presente il figlio omicida ma è assolutamente improbabile che ciò possa avvenire. Il quarantasettenne resta chiuso nel suo silenzio in una cella dell’Istituto Penitenziario di Piazza del Gesù, quasi assente da tutto e da tutti e questo da quando ha raccontato i fatti che lo avevano spinto ad uccidere il padre al Gip, Maurizio Rubino, tracciando la figura di padre-padrone, con il quale i rapporti di convivenza non erano certo idilliaci, sfociati nell’ira omicida quando per l’ennesima volta si era accorto che il genitore aveva fatto la cresta ai suoi risparmi confermando la “manìa” dell’anziano per il gioco del “Gratta & Vinci” e la passione per una donna di Ispica che gli avrebbe sperperato la liquidazione quando andò in pensione da operatore ecologico del Comune, ed anche parte della pensione. Pare che l’anziano, spesso, si recava a Ispica in pullman considerato che la sua “famosa” Vespa 50 non era in condizioni di percorrere i circa 20 chilometri. E’ probabile che nei prossimi giorni l’avvocato Carmelo Ruta, difensore di Corrado Moncada, chieda una perizia psichiatrica. Ieri nel corso dell’autopsia non era presente nessuno in quanto non sono stati nominati periti di parte. Pare siano stati almeno un paio i colpi alla testa mortali. I due colpi fatali, inferti con particolare forza che avrebbero sfondato la calotta cranica dell’anziano, provocandone un’abbondante fuoriuscita di sangue e materia cerebrale.