Con una nota, inviata all’Assessore Regionale alla Sanità, l’on. Ammatuna chiede il rilascio del parere positivo per l’espletamento della gara di affidamento, a ditte esterne, del Servizio di Assistenza domiciliare integrata. Di seguito il testo integrale della nota: “Intendo sottoporre alla sua attenzione una vicenda che rischia di penalizzare i cittadini della provincia di Ragusa, nella loro parte più debole e bisognosa di assistenza. Con nota n. 0011201 del 29.4.2009, la Direzione Generale dell’Azienda Unità Sanitaria Locale n. 7 di Ragusa ha richiesto la proroga fino al 31 luglio 2009, nelle more dell’indizione della gara a procedura aperta, del contratto di affidamento a ditta esterna del Servizio di Assistenza domiciliare integrata, che con nota n. 0964 del 28.5.2009 codesto Assessorato ha deciso di concedere. Con ulteriore nota, la n. 19139 del 28.7.2009, la Direzione Generale dell’Ausl n. 7 di Ragusa ha richiesto l’autorizzazione preventiva necessaria per l’aggiudicazione della gara per l’affidamento del Servizio in oggetto, questa volta ottenendo un diniego da codesto Assessorato motivato dal contrasto del procedimento con l’art. 21 della L.R. 5/09. E’ appena il caso di sottolineare che l’iniziale consenso alla proroga del contratto, chiaramente propedeutica all’espletamento della gara, è stato dato dopo la pubblicazione della L.R. 5/09 e quindi delle due l’una: o esisteva già in quel momento il contrasto con la legge regionale di riordino sanitario o non esiste a tutt’oggi. Inoltre, il comma 2 dell’art. 21 della L.R. 5/09 recita testualmente che “Nei casi di comprovata necessità derivante da carenza di organico degli uffici o unità operative ovvero per cause non ascrivibili a scelte della direzione generale, è possibile derogare al divieto di esternalizzazione dei servizi, con provvedimento del direttore generale adeguatamente motivato e nel rispetto delle modalità previste dal comma 6 dell’articolo 7 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modifiche ed integrazioni, da sottoporre alla preventiva approvazione dell’Assessorato regionale della sanità e da comunicare successivamente alla Corte dei conti”. Nel caso in questione la scelta di esternalizzare il servizio di Adi rientra perfettamente nella fattispecie prevista dal comma 2 dell’art. 21 della L.R. 5/09 in quanto promana da criteri di economicità – un risparmio annuale di oltre 1,1 milioni di euro – e dalla particolare natura organizzativa del Servizio. Lei conosce bene i miei convincimenti personali e le posizioni assunte all’Ars dal mio gruppo in merito al riordino sanitario, la strenua battaglia che abbiamo sostenuto per combattere gli sprechi derivanti da consulenze ed esternalizzazioni certamente non necessarie. Non si può però, sulla base di queste premesse, buttare via il bambino insieme all’acqua sporca procedendo in maniera indiscriminata, senza tenere conto delle reali necessità dei territori. Per questo motivo la invito a rivedere ed a modificare il diniego precedentemente espresso, agendo per altro all’interno delle disposizioni previste dalla legge di riordino sanitario. In caso contrario quasi 2000 utenti della provincia di Ragusa, cittadini fra i più bisognosi di cure, dal prossimo 1 settembre rimarranno senza assistenza alcuna”.
L’on. Ammatuna sul Servizio di Assistenza domiciliare integrata: “Non si può buttare via il bambino insieme all’acqua sporca procedendo in maniera indiscriminata, senza tenere conto delle reali necessità dei territori”.
- Agosto 29, 2009
- 10:57 am
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