PUNTURA DA ZECCA. STANNO BENE LE DUE DONNE RICOVERATE NEI GIORNI SCORSI AL “MAGGIORE” DI MODICA. UNA E’ STATA DIMESSA

Disco verde dalla Divisione di Infettivologia dell’Ospedale Maggiore per i due casi di puntura di zecca. Cessato, insomma, il pericolo che incombeva sulle due turiste ricoverate nell’Unità Operativa diretta dal dottore Antonio Davì, entrambe settantenni che avevano contratto la pericolosa infezione cin due zone diverse dello sciclitano. La prima ad essere stata ricoverata è già stata dimessa. Era stata morsa dalla puntura di una zecca in Via Cagliari, a Donnalucata. Le sue condizioni era gravi. Dopo avere lamentato i sintomi classici dell’infezione era stata trasportata all’Ospedale Busacca di Scicli dove i medici le hanno fissato un consulto con gli specialisti di Modica. Da qui la decisione di trasferirla al “Maggiore”. Il giorno dopo era arrivata nella struttura sanitaria di Via Aldo Moro un’altra donna settantenne. Le era stata individuata di una zecca che si era attaccata all’inguine. Anche lei era arrivata in condizioni gravissime. Dopo tutti gli accertamenti, i sanitari avevano provveduto ad estrarre quanto era rimasto del pericoloso insetto sulla pelle della donna. La donna era pure lei in vacanza a Scicli. La zecca l’aveva “presa” in Contrada Guadagna, a Scicli. I suoi sintomi erano stati chiari. “Le sue condizioni – spiega il dott. Antonio Davì – sono notevolmente migliorate e non c’è più alcun pericolo. E’ possibile che la prossima settimana possa tornare a casa”. Entrambe le donne, come si diceva, erano in vacanza perché sposate con sciclitani. “Bisogna stare attenti all’igiene – spiega il primario – ed è necessario che le aree vengano disinfestate e scerbate. Da queste condizioni si contraggono tali infezioni”.
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