Modica ha salutato Giorgio Scivoletto con la canzone sua preferita “Piccola Stella Senza Cielo” di Ligabue

Si sono svolti stamattina presso il Duomo di San Giorgio, i funerali di Giorgio Scivoletto, lo sfortunato 21enne modicano che lunedì ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto in contrada Ponte Margi Marchese tra i territori di Modica e Ragusa. In una Chiesa gremita all’inverosimile le funzioni religiose sono state concelebrate da don Gino Tirrito e don Giovanni Stracquadanio che hanno avuto difficoltà nella loro omelia a trovare le parole giuste per colmare il dolore di genitori, parenti e amici per il vuoto lasciato dalla morte improvvisa di Giorgio. “E’ difficile accettare questo momento, ma dobbiamo pensare che Giorgio in questo momento ci sta guardando dal posto dove tutti vorremmo essere ed è contento di vedere tanto affetto verso lui e verso i suoi parenti”. Parole semplici ma toccanti che hanno colpito gli animi dei presenti che non hanno potuto nascondere attimi di sentita commozione. Il momento più toccante della Cerimonia funebre è stato, quando gli amici hanno ricordato come Giorgio nella loro comitiva era stato il “tassello” che li aveva fortificati con il suo “timido silenzio” quando è entrato a far parte del gruppo dopo il suo rientro a Modica per completare gli studi e la sua auto ironia che spesso portava buonumore e spensieratezza in tutti loro. I suoi amici lo hanno voluto salutare con la sua canzone preferita. “piccola stella senza cielo” di Luciano Ligabue che Giorgio ascoltava sempre quando era in macchina con loro. Prima del corteo funebre che ha accompagnato lo sfortunato studente modicano i portatori di San Giorgio, lo hanno portato nella Cappella dove e conservata la Statua del Santo cavaliere protettore di Modica affinché sia lui ad accompagnarlo alla sua “nuova” vita.

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