DEBITI INPS. IL SILENZIO DEI PARLAMENTARI IBLEI. LETTERA APERTA DI IGNAZIO ABBATE

Assordante silenzio dei parlamentari iblei sulle vicende riguardanti i debiti contributivi vantati delle aziende artigiane, commerciali, agricole, nei confronti dell’Inps ed in particolare della Serit. Si approvano i bilanci e le manovre correttive sia a Roma che a Palermo, ma niente è fatto in soccorso delle migliaia di aziende iblee. In particolare, a cadere nella morsa delle esattorie, sono la moltitudine di piccole aziende a carattere familiare che stanno soffrendo maggiormente la crisi finanziaria. La questione dei debiti non pagati torna all’attenzione con una lettera aperta del presidente della sezione comunale di Modica dell’Unsic, Ignazio Abbate, consigliere provinciale di Sd, con la quale esprime tutto il proprio rammarico per lo stato di empasse che si sta registrando. “Dalla mia esperienza, maturata nel lanciare e nel redigere, il progetto approvato all’unanimità del Consiglio Provinciale sul risanamento dei debiti – dice Abbate – ho capito che gli appelli tante volte richieste dalle migliaia di imprenditori sono caduti nel nulla che per essere ascoltati sono stati costretti a unirsi in comitati spontanei. Con orgoglio, posso evidenziare che la Provincia con l’impegno di tutti a messo ha disposizione delle nostre aziende un minimo di supporto per cercare di ripianare la vertenza crediti Inps-Serit. Aspettavamo risposte dai nostri Rappresentanti Parlamentari, ma nulla è arrivato, la regione dall’alto delle sue competenze in questi giorni poteva e potrà dare segnali di speranza ai nostri imprenditori con provvedimenti risolutivi in materia di debiti nei confronti della Serit- Sicilia”. Dall’approvazione di un provvedimento regionale, in sinergia, con quello attuato dalla Provincia si poteva dar vita ad un progetto innovativo, dove ognuno per le proprie competenze, aiutava le imprese a ripianare i debiti Inps in cinque annualità con l’abbattimento delle sanzioni, e degli interessi della rateizzazione.

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