Alto tasso di evasione fiscale in provincia di Ragusa. Denuncia delle Fiamme Gialle. Il Segretario Avola pone riflessioni alle dichiarazioni del comandante Giovanni Monterosso destinato ad altra sede

Le dichiarazioni rese alla stampa dal Tenente Colonnello, Giovanni Monterosso già comandante della Guardia di Finanza di Ragusa e destinato ad altra sede in riferimento all’alta evasione fiscale che si registra nel territorio provinciale da parte di autonomi e di aziende, ha spinto il segretario generale della CGIL di Ragusa, Giovanni Avola a fare delle riflessioni: “ La lotta all’evasione fiscale rimane per la CGIL una delle priorità convinti, da sempre, che la sua esistenza sia uno dei fattori che mette in crisi la possibilità di crescita economica e produttiva di un territorio determinando due effetti primari: il mancato introito da parte dello Stato che non può reinvestirlo come ricchezza prodotta e dall’altra una iniquità sociale e di mercato che genera disparità sul piano della concorrenzialità delle imprese e tra i singoli imprenditori. La dichiarazione del Tenente Colonnello Monterosso mi avvilisce perché assume i crismi di una certificazione, peraltro autorevole e inoppugnabile, per la quale ci chiediamo, come del resto farebbe il cittadino comune, perché non siano stati posti in essere, in questi anni, tutte le azioni e le deterrenze necessarie per fronteggiare con maggior vigore e sostanzialità di risultati un fenomeno che prima di essere criminale è di natura sociale e prima ancora etico. Individuato il male, questo va represso con tutti gli strumenti adeguati e necessari. Mi viene da pensare ai lavoratori dipendenti e ai pensionati che puntualmente e civilmente rendono un servizio allo Stato pagando le tasse e sopportando il peso anche di chi li evade. Siamo da sempre convinti dell’opera meritoria svolta dalle Fiamme Gialle, Onorevole Istituzione dello Stato Repubblicano, ma se è questo il quadro emerso in provincia di Ragusa, il successore del Comandante Monterosso e il Comando Generale della Guardia di Finanza ne tengano in debito conto per mettere in campo gli strumenti necessari, in qualità e in quantità, per affrontare questa piaga che continua a tagliare le ali allo sviluppo e alla crescita collettiva della comunità iblea.”