A poche ore di distanza dalla scoperta del sito marino al largo delle coste ispicesi i militari della Compagnia Carabinieri di Modica hanno nuovamente fatto una sensazionale scoperta nel settore archeologico. Nella tarda serata di ieri i militari della Motovedetta d’altura, di stanza a Pozzallo, nel corso di servizio perlustrativo che ha interessato anche il porto di Pozzallo si sono imbattuti in un sacco nero sospetto, opportunamente celato dietro ad un vecchio faro di illuminazione. Insospettiti dall’anomala presenza, peraltro segnalata anonimamente nelle ore precedenti, i carabinieri hanno provveduto ad aprire il pacco rimanendo esterrefatti di fronte al suo sorprendente contenuto. Difatti, una volta levati gli stracci che la avvolgevano, dal sacco è emersa una antica olla, quasi perfettamente conservata, verosimilmente risalente ad epoca greco romana. Il reperto, del peso di circa 40 kg, è alto circa 80 cm e versa in ottime condizioni. Secondo gli investigatori il reperto sarebbe stato illecitamente trafugato dal fondale marino nelle settimane scorse e posizionato all’interno del porto, in posizione celata, per il recupero da parte di qualche compratore d’arte. Coincidenza con il recupero di reperti operato l’altro ieri dai militari o qualche “trafficante” d’arte ha pensato bene di liberarsi dell’ingombrante “oggetto” temendo per le attività d’indagine condotte dai carabinieri della Compagnia di Modica? Il reperto è stato trasportato presso la caserma di Modica in attesa di disposizione da parte della Sovrintendenza del mare di Palermo.
Reperto archeologico scoperto dai carabinieri all’interno del porto di Pozzallo.
- Settembre 10, 2009
- 2:58 pm
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